Dopo l’intervista a Charlie Rose di qualche giorno fa, George Lucas ha partecipato per la prima volta al Sundance Film Festival e ha approfondito ulteriormente il proprio punto di vista su Hollywood e sull’attuale studio system.

“Molti dei film che vedete in sala oggigiorno sono un vero e proprio circo,” ha spiegato il produttore e regista. “Vediamo quanto sangue esce quando esplode! È diventato tutto molto più circo che sostanza. In molti mi incolpano di questa cosa, ma al centro di Star Wars c’è una storia. Se osservate bene ciò che succede nella saga di Star Wars, c’è molta più sostanza che circo”. Lucas si è detto anche molto scettico del fatto che siano gli avanzamenti tecnologici a portare la gente al cinema (il riferimento probabilmente è al 3D): “Molto di ciò che si dice sulle nuove frontiere del cinema è sopravvalutato. Mai e poi mai, dieci anni fa, avrei immaginato che oggi la gente avrebbe passato le ore a guardare dei gattini che fanno cose idiote sui loro schermi”.

Lucas ha chiaccherato con il fondatore del Sundance Robert Redford davanti a una sala gremita, su moderazione del critico Leonard Maltin, sul tema dello spirito di indipendenza nel cinema americano. Non deve destare stupore che questo tema venga affrontato proprio da Lucas: il suo Star Wars, all’epoca, nacque come progetto finanziato e sviluppato in maniera indipendente (la Fox aveva solo i diritti di distribuzione, la produzione era a cura della Lucasfilm).

“Ciò che ammiro di come Lucas ha creato il suo impero è il fatto che sia stato in grado di mantenere il controllo del suo intero universo,” ha commentato Redford. “Non ha fatto solo i film, ha trovato il modo di realizzarli senza dipendere da qualcuno”, ovvero creando la ILM, la Skywalker Sound e la Lucasfilm. “Mentre realizzavo Star Wars mi resi conto che non c’erano case di produzione di effetti visivi,” ha aggiunto Lucas. “Quindi dovevo crearne una io. Tutto quello che ho sempre fatto è servito per rendere più facile il lavoro e darci la possibilità di dar libero sfogo all’immaginazione. Ogni incarico alla ILM è stato creato per poter realizzare una certa inquadratura o un certo film”.

Lucas ha continuato spiegando di essere convinto dell’importanza che i registi indipendenti rimangano proprietari del loro lavoro, oltre che delle tecnologie e dei processi con cui hanno creato il proprio film. Nel caso di Star Wars, ricevette soltando 150mila dollari come salario da regista. Ma aveva i diritti della saga e del sequel, e così produsse in maniera indipendente L’Impero Colpisce Ancora: “Ho una notizia per voi. I film non fanno soldi. Chiunque investa nei film è uno sfigato. I veri soldi arrivano dalle action fiure. Una volta che siete proprietari del film, sarete in grado di fare un mucchio di soldi.”

Tra le altre informazioni emerse dal lungo incontro, il fatto che Lucas inizialmente non avesse alcuna intenzione di realizzare progetti per gli studios: “Non avevo nessuna intenzione di realizzare film drammatici. Odiavo l’establishment. Non mi piacevano gli studios, ero contro di loro,” non a caso veniva dalla scena sperimentale di San Francisco. “Sono cresciuto in un’era nella quale ci dicevamo: non fidarti di nessuno sopra i 30 anni. E ci credo ancora adesso”.

L’ultimo film prodotto da George Lucas è un film di animazione intitolato Strange Magic e diretto da Gary Rydstorm (vincitore di sette premi Oscar come sound designer), realizzato dalla Lucasfilm Animation Singapore e dalla Industrial Light & Magic e prodotto dalla Lucasfilm. Distribuito dalla Touchstone, è uscito il 23 gennaio negli Stati Uniti e ha incassato solo 5.5 milioni di dollari, il peggior esordio di sempre per un film d’animazione uscito in oltre 3.000 cinema. Finora ha incassato solo 9.8 milioni di dollari.

Potete vedere l’intera conversazione, in inglese, qui sotto:

 

https://www.youtube.com/watch?v=YX-9QCkwHiI