George Miller, regista australiano con un curriculum all'insegna dell'eclettismo (Mad Max, Le Streghe di Eastwick, L'Olio di Lorenzo, Happy Feet), è pronto a tornare nei cinema con il sequel di Happy Feet. Dal press junket losangeliano incentrato proprio sul cartoon in computer grafica, il filmmaker ha fornito degli update sui sequel "back-to-back" di Mad Max (Mad Max: Fury Road e Mad Max: Furiosa) in cui Tom Hardy interpreterà il Max Rockatansky reso leggenda da Mel Gibson, sul film mai nato della Justice League e sulla possibilità di lavorare ad un terzo Happy Feet.

Su Mad Max:

In teoria dobbiamo cominciare il prossimo anno. Abbiamo già preparato 150 grossi veicoli. [Sullo slittamento dell'inizio delle riprese, ndr] Eravamo tutti pronti a partire, eravamo preparati per andare sul set nel deserto australiano e poi è arrivata questa pioggia senza precedenti e questa terra desertica – una distesa piatta di terra rossa – si è trasformata in un giardino fiorito. Le grandi distese saline dell'Australia centrale, normalmente usate per i record di velocità e cose del genere, ora sono piene di pesci e pellicani. In un certo senso, abbiamo perso il nostro deserto.

Le speranze sono, quindi, di partire il prossimo anno, ma il regista puntualizza che "non puoi mai sapere quando un film prenderà vita fino a quando non stai materialmente girando":

Sapete, John Lennon una volta ha detto "la vita è quello che accade quando stai facendo altri piani". I film continuano a scappare fuori dalla mia testa e non so mai con certezza cosa farò dopo una pellicola. Io e Common dovevamo fare la Justice League. Lui era stato ingaggiato come Lanterna Verde, stavamo per ricevere il via libera e poi tutto si è risolto in un nulla di fatto. Però mi ero affezionato al ragazzo, quindi l'ho chiamato e gli ho detto "Non puoi recitare nei panni di Lanterna Verde, ma che ne diresti di essere un pinguino?".

Il cinecomic sulla Justice League, nel momento in cui il progetto è crollato miseramente, aveva già un cast: in aggiunta a Common i nomi ad esso collegati erano quelli di D.J. Cotrona come Superman, Adam Brody come Flash, Armie Hammer come Batman e Megan Gale come Wonder Woman. Miller prosegue:

E' stato un insieme complesso di eventi. Eravamo nel bel mezzo dello sciopero degli sceneggiatori, avevamo bisogno della legge australiana sugli sgravi fiscali per far sì che il film prendesse forma. Un insieme molto complesso di fattori. Non c'è una colpa specifica. La gente mi domanda "che ti è successo?", ma la verità pura e semplice è che amo Happy Feet. Mi piace fare questi film. Sono così difficili da plasmare e richiedono un enorme quantitativo di lavoro. Sono incredibilmente complessi.

Tutto sommato, però, malgrado la consapevolezza che dopo il primo Happy Feet ce ne sarebbe stato un secondo, Miller sostiene che un Happy Feet 3 non è necessariamente all'orizzonte:

Vi sorprenderà, ma se mi puntassero una pistola alla testa intimandomi di girare un terzo Happy Feet direi "Spara!". Non ne ho idea, non ne ho davvero idea. Le storie ti si arrampicano letteralmente addosso… devi solo consentire loro di venire alla luce e poi, una volta che ti sono entrate nella testa dalle orecchie come dei piccoli vermi, non se ne andranno più. Se succederà e se avremo l'energia per farlo, gireremo un terzo capitolo. Ma se non accade, non accade. E' l'unica maniera grazie alla quale potremmo farlo e quindi deve essere autentica. Volevo davvero che il sequel fosse migliore del precedente. Alrtimenti, alla mia età, che senso avrebbe tutto questo?