Il terzo atto di Ghostbusters: Legacy di Jason Reitman colpisce emotivamente allo stomaco dello spettatore – in senso positivo chiaramente – grazie alla presenza di alcuni forti rimandi alla storia del franchise: ritroviamo Gozer, ammiriamo un redivivo Ivo Shandor, ma, soprattutto, possiamo assistere al ritorno in azione di Egon Spengler. Cosa che rende anche più sensato il titolo internazionale del film che non presenta la parola Legacy, bensì Afterlife: colui che interpretava l’Acchiappafantasmi in questione, l’attore, sceneggiatore e regista Harold Ramis, è difatti scomparso il 24 febbraio del 2014.

In un articolo pubblicato da Empire, il regista di Ghostbusters: Legacy, Jason Reitman, ha potuto spiegare i segreti del momento in cui Egon Spengler torna dall’aldilà per aiutare sua nipote e i suoi vecchi amici e colleghi nella lotta contro Gozer:

La prima persona che ha letto la sceneggiatura del film è stato mio padre Ivan e, dopo di lui, la famiglia Ramis. Intendo la vedova di Harold, Erica, e sua figlia Violet, che conosco da quando eravamo entrambi bambini, nel 1983 bighellonavamo insieme sul set di Ghostbusters. Ho spiegato loro cosa volevamo fare e come lo avremmo fatto. Sono venute sul set e hanno esaminato gli effetti speciali in sala montaggio. Sono state, in assoluto, le prime persone a vedere il film. Sono state una parte integrante della lavorazione di Ghostbusters: Legacy fin dall’inizio ed erano perfettamente consapevoli di quanto volessi onorare la memoria di Harold. Egon era il mio Acchiappafantasmi preferito. Questo è un film che racconta la storia degli Spengler ed è dedicato ad Harold in ogni possibile maniera.

Il regista prosegue poi:

La vera domanda era “Come possiamo riuscirci?”. Chiunque sia solito guardare dei film ha visto degli esempi di personaggi virtuali che funzionano molto bene e altri che sono addirittura difficili da guardare. Un conto è vederlo a metà film, un conto nel climax finale di un film in cui devi credere al fatto che queste due persone si stiano davvero abbracciando, che una figlia decida di perdonare il padre salutandolo per sempre. E che quei Ghostbusters, che hanno attraversato così tante incomprensioni tanto da finire divisi dalle cose della vita, stiano di nuovo uno di fianco all’altro per un’ultima volta caccia al fantasma.

Trovate tutte le informazioni su Ghostbusters: Afterlife nella nostra scheda!

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