In un’intervista con The Wrap, Rian Johnson ha rivelato che inizialmente non voleva inserire il principale plot twist di Glass Onion – Knives Out (LEGGI LA RECENSIONE). Ovviamente non proseguite la lettura se non avete ancora visto il film e non volete incappare in SPOILER.

A metà film si scopre che Cassandra Brand (Janelle Monae) è in realtà la sua gemella identica, Helen Brand, che si è infiltrata nella villa di Miles Bron (Edward Norton) per indagare sul sospetto suicidio di Cassandra. Il regista-sceneggiatore ha dichiarato di aver avuto forti dubbi nel ricorrere all’escamotage del “gemello identico”, cliché della narrativa gialla:

Insomma, è una sfida. Mi sembra che la prima domanda fosse: “Come si fa?”. E credo che la cosa principale sia stata: non si può solo vedere da un’angolazione diversa. Deve esserci un cambiamento di prospettiva di fondo tale da introdurre una nuova tensione nella ripetizione di tutte le scene. Questo è ciò che ha portato all’idea delle gemelle. Durante il processo, sono stato trascinato a calci e urla verso le gemelle identiche. Non volevo farlo, mi sembrava un cliché orribile e mi chiedevo: “Il pubblico mi perdonerà mai per questo?” [ride]. Ma credo che ce la siamo cavata perché non è come una rivelazione alla fine: “Ah! Era una gemella!“. È una complicazione nel mezzo che porta ad approfondire la posta in gioco e la storia. Quindi credo che sia questo il motivo per cui l’abbiamo fatta franca.

Il regista poi aggiunge:

Introdurre la posta in gioco emotiva dell’intero film a metà della storia significa introdurre un personaggio che ti piace e per il quale hai improvvisamente un investimento emotivo, riportandoti indietro fino al primo tempo in cui l’hai percepito come un’altra cosa, sapendo che in fondo alla tua testa stiamo arrivando a quella scena in cui le spareranno. E poi gettarla in questo secondo tempo, ma attraverso i suoi occhi. Questo, credo, è ciò su cui ho puntato le mie carte. E in questo modo, il rischio più grande diventa quello di fare la prima metà del film senza questo. È come se avessimo fatto il primo film per metà senza introdurre Marta [il personaggio di Ana de Armas in Cena con delitto – Knives Out]. Quello che mi spaventava di più era: il pubblico resterà fedele a questo gruppo di persone terribili fino al punto in cui vi daremo qualcuno di cui preoccuparvi, quando introdurremo Helen? E poi, da quel momento in poi, è stata una sorta di calibrazione per tentativi ed errori: quanto ripetere? Quanto il pubblico resisterà a vedere le cose che si ripetono? Lavoravamo su un sacco di cose(A lot of just pacing stuff, Si tratta di un lavoro paziente come quello che si fa in qualsiasi altro film, ma il calcolo è leggermente diverso, perché il fatto di ripetere il film per la seconda volta influisce sull’esperienza del pubblico.

Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

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FONTE: The Wrap

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