Sono anni che si parla di un sequel di Grosso guaio a Chinatown interpretato da Dwayne Johnson anche se, a diverso tempo, non si hanno aggiornamenti in materia. L’impressione è che, fra i mille impegni di The Rock e la complicità della pandemia in corso, il tutto sia slittato non solo in secondo piano, ma direttamente in terzo se non addirittura quarto.

LEGGI ANCHE: Grosso Guaio a Chinatown: Kurt Russell dice la sua sul nuovo film con Dwayne Johnson

Tuttavia, di recente si è comunque discusso di un sequel del leggendario film di John Carpenter che, nel 1986, vedeva Kurt Russell nei panni del protagonista Jack Burton. L’occasione è arrivata grazie al podcast Best Movies Never Made durante il quale Chip Proser, autore fra l’altro della sceneggiatura di Salto nel buio di Joe Dante, aveva realizzato per la (fu) 20Th Century Fox uno script per un sequel televisivo che non è mai entrato in produzione. Nel suo intervento ha spiegato che la sua versione sarebbe stata meno razzista dell’originale e che, oltretutto, a lui Grosso guaio a Chinatown non piaceva neppure!

Volevo cercare di trovare una maniera per non dare forma a qualcosa di razzista. Non so praticamente nulla di religione cinese, ma mi sembrava alquanto buffo che tutto ruotasse intorno al concetto del dover sposare una ragazza con gli occhi verdi. Cercai di elaborare una storia differente che non ruotasse intorno al fatto che deve sempre necessariamente esserci un eroe bianco […] Il film non mi piaceva, non mi piaceva neanche la maniera in cui era girato. Nelle scene ci sono, di continuo, questi primi piani ravvicinati. Ci sono questi primissimi piani di Kurt Russell. Wow. Cioè intendiamoci, è un bell’uomo però… C’è una ragione se usi un’inquadratura panoramica, i personaggi entrano in scena e poi passi a un primo piano sopra la spalla. C’è un motivo per usare quella tecnica in cui poi devi dare un po’ di fiato al pubblico, non devi aggiungere tutti gli elementi insieme. Mettici qualcosa di noioso così uno può andare in bagno. Poi vabbè, ci sono gli effetti speciali che arrivano direttamente dal paese degli effetti speciali mediocri. E capisci che stavano cercando di rubare tutte le trovate tipiche del cinema di Hong Kong, tipo gli scontri con le spade e la gente che vola coi trampolini, senza saperlo fare neanche troppo bene.

Per il progetto elaborò due sceneggiature, una delle quali datata 1995 e basata su una storia di Peter David, che prevedeva il ritorno di Victor Wong nei panni di Egg Shen, lo stregone ovviamente apparso nella pellicola originale diventato ora autista di autobus per tour turistici. In questo Grosso guaio a Chinatown 2 mai realizzato, si sarebbe parlato comunque di religione cinese e la storia avrebbe seguito le vicende del curatore di un museo di archeologia e reperti storici cinesi che si ritrovava a dover ricercare un puzzle magico con degli ideogrammi spezzato in tre pezzi e decorato con le figure demoni cinesi. E, a quanto pare, la ricerca sarebbe inevitabilmente finita in un habitat… infernale.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Classifiche consigliate