È disponibile da ieri in Digital Download (sulle principali piattaforme come iTunes, Google Play e PSN) l’Extended Edition dello Hobbit: la Desolazione di Smaug, il secondo film della trilogia diretta da Peter Jackson. Come noto, arriverà anche in Blu-Ray Disc il 19 novembre (leggi tutti i dettagli), ma l’edizione digitale contiene tutto ciò che troverete anche su disco: il film con 25 minuti di scene estese e le appendici Parte 9 e 10 (con ore e ore di contenuti speciali incluse alcune scene tagliate).

Abbiamo già visto il film, e potete leggere un nostro commento dettagliato sulle scene estese sul nostro fansite HobbitFilm.it:

 

  • 3:25 – Partiamo quindi dall’inizio. Il flashback d’apertura a Brea contiene già una estensione nella quale Thorin ricorda quando suo padre, nella Battaglia di Azanulbizar, sparì. Vediamo finalmente Thrain che scompare nella folla, e Thorin che non lo ritrova tra i morti. Thorin è convinto che sia ancora vivo. La scena è molto intensa, ma chiaramente il suo scopo è quello di introdurre un personaggio che vediamo più avanti, non aggiunge più di tanto al discorso che fanno Gandalf e Thorin, incentrato su Erebor. C’è anche spazio per parlare dell’Anello che Thrain aveva con sè…
  • 16:00 – “L’ultima persona che lo ha spaventato… è stata ridotta a brandelli!” Gandalf e i nani stanno parlando, mentre Beorn spacca la legna fuori dalla sua dimora, quando Bilbo si sveglia e li raggiunge. Gandalf decide di andare a presentarsi a Beorn portando con sè l’hobbit, mentre i nani dovranno aspettarlo dentro e uscire solo al suo segnale (che però non viene concordato), divisi per coppie (tranne Bombur, che uscirà da solo perché “vale per due”). Gandalf è visibilmente agitato, e la scontrosità di Beorn si contrappone alla sua gentilezza: la scena è inevitabilmente divertente, ma va sottolineato come l’insistere di Peter Jackson sulla lama dell’ascia faccia da contrappunto (anche sonoro) creando non poca tensione. “Sono Gandalf il Grigio!” “Mai sentito di nominare” – Gandalf si definisce un mago accompagnato da un mezz’uomo, e mentre parla gesticola: questi gesti vengono interpretati dai nani di volta in volta come dei segnali, e così ecco che escono a due a due. L’ultimo che esce è Thorin, l’unico che viene riconosciuto da Beorn. A questo punto si passa alla colazione, che è identica a quella dell’edizione cinematografica tranne che nel passaggio in cui Beorn parla dei nani di Bosco Atro in cui non ci sono inedite ma il montaggio è leggermente diverso. Detto questo, l’intera sequenza è davvero apprezzabile perchè introduce molto meglio Beorn e contestualizza meglio il suo atteggiamento durante la colazione. Inoltre è anche un bel riferimento al romanzo. Rimane comunque abbastanza assurdo che sia stata costruito un enorme set in esterni della casa di Beorn in Nuova Zelanda e si sia visto purtroppo così poco.

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Qui sotto, invece, trovate altre clip tratte dall’edizione estesa e dai suoi contenuti speciali.