- LEGGI – La recensione
Se avete visto il film, sapete già che in un momento de I Mitchell contro le macchine, la famiglia protagonista della vicenda deve sfuggire all’ira di un vero e proprio esercito di Furby capeggiati da un… Furby gigante. Chiaramente, per inserire in un film un giocattolo come Furby, di proprietà di una multinazionale come la Hasbro, c’è bisogno del permesso dell’azienda in questione.
I registi del cartoon hanno parlato spesso e volentieri della questione Furby raccontando, come nel caso di questa intervista con Joe.it, che la Hasbro si è dimostrata disponibilissima alla cosa anche perché, a conti fatti, si sarebbe trattato di pubblicità gratis. In un recente Tweet-a-long dedicato al making of de I Mitchell contro le macchine, Chris Miller ha aggiunto qualche dettaglio aggiuntivo sul come si sia materialmente arrivati ad avere il nulla osta per l’impiego del pupazzo: grazie all’incredibile perseveranza del regista Michael Rianda.
Miller racconta (via Comic Book):
Un altro esempio di perseveranza: Michael Rianda, regista e co-sceneggiatore, ha scritto sette lettere all’Hasbro e ai creatori di Furby per convincerli a concederci i diritti per poterlo impiegare. La maggior parte dei registi avrebbe lasciato perdere dopo quattro rifiuti, ma, grazie al cielo, lui no.
Trovate tutte le informazioni su I Mitchell contro le macchine nella nostra scheda del film!
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