Fonte: Badtaste.it

Sono state annunciate questa mattina le candidature per i David di Donatello, che verranno assegnati l'8 maggio (qui trovate tutto l'elenco dei nominati). Come prevedibile, a fare la parte del leone sono Il divo di Paolo Sorrentino e Gomorra di Matteo Garrone, rispettivamente con 16 e 11 nomination, tra cui ovviamente quelle per film, regia e sceneggiatura.

Fin qui, tutto nella norma. E' però in tante altre scelte che il cinema italiano, nonostante la sbornia dovuta ai tanti premi ricevuti dalle due pellicole sopra citate, dimostra di non avere un panorama molto interessante. Mi è francamente difficile pensare che gli altri tre titoli (Ex, Tutta la vita davanti e Si può fare) in lizza per il David come miglior film siano formidabili e sconvolgentemente interessanti, da qualsiasi punto di vista li si voglia osservare.

Così come tante nomination per gli attori confermano un grave problema di questo premio, che sembra spesso più un riconoscimento alla popolarità che all'interpretazione. Infatti, mentre gli Oscar ci fanno scoprire/consacrano ogni anno nuovi talenti e veterani poco conosciuti, i David non sembrano avere molta fantasia (forse anche perché la promozione con le copie in dvd non è massiccia come negli Stati Uniti). Possibile che in un anno di produzione non ci siano interpreti migliori dei pur bravi Luca Argentero e Claudia Gerini, entrambi nominati per Diverso da chi? E Sabrina Ferrilli candidata come non protagonista di Tutta la vita davanti che senso ha?

Il fatto che si premino sempre gli stessi è anche confermato dal numero record che ottengono certe pellicole. Quest'anno è stato Il divo con 16 candidature, l'anno scorso Caos calmo ne raccolse 18. Se pensate che nessun film agli Oscar ne ha mai ottenute più di 14, si capiscono tante cose…

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