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L’attore ha raccontato un aneddoto sul suo collega Benedict Cumberbatch, che per interpretare Phil Burbank ha applicato il “metodo Stanislavskij”, tenendosi alla larga dal resto del cast. “Ha creato una cert atmosfera” ha convenuto l’attore, raccontando di esser rimasto infastidito da un momento in particolare:
C’è stata un’occasione in cui mi ha fatto innervosire, perché è venuto da me e mi ha detto: “Ehi, ragazzone“. Non mi ha dato del “ciccione”, ma davvero poche persone nella vita mi hanno chiamato così. A quel punto ho pensato: “Buon dio, ma che caz*o“.
Durante una cena con tutto il cast, Plemons ha così fatto presente a Cumberbatch che l’appellativo lo aveva urtato:
Mi ha chiesto scusa, era dispiaciuto. Gli ho risposto: “Non preoccuparti, la scena era fantastica“.
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La videorecensione
La sinossi ufficiale del lungometraggio:
Il carismatico allevatore Phil Burbank incute paura e rispetto. Quando il fratello porta la nuova moglie e il figlio di lei a vivere al ranch di famiglia, Phil li tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di innamorarsi.
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