Dopo il suo film d’esordio del 1992, Praying With Anger, a cui fece seguito, nel 1998, Wide Awake, con il successo di critica e pubblico ottenuti nel 1999 con Il sesto senso, la carriera di M. Night Shyamalan è definitivamente esplosa.

Eppure, come ha avuto modo di spiegare lo stesso Shyamalan durante la promozione stampa del suo ultimo lavoro, Bussano alla porta, Il sesto senso doveva essere, inizialmente, un film profondamente differente da quello che ha poi effettivamente furoreggiato nei cinema di tutto il mondo.

Racconta il regista che:

Originariamente, Il sesto senso era una sorta di film sui serial killer. Nasceva dal mio amore verso Il silenzio degli innocenti e quel genere di pellicola, in cui avevo inserito anche degli elementi sovrannaturali. Nella prima iterazione della sceneggiatura, c’era un fotografo di scene del crimine che aveva un figlio che poteva vedere i fantasmi. Inizialmente era così per me. Poi però è evoluto… a metà strada mi è venuta in mente l’idea del terapista e tutto è cambiato.

Shyamalan riflette anche sulla fortuna di aver concepito Il sesto senso in un panorama produttivo profondamente diverso da quello attuale:

Nel 1999, quando è uscito il mio film, abbiamo avuto una delle annate migliori di sempre in materia di storytelling originale con Il sesto senso, Matrix, Magnolia, American Beauty, Insider e Blair Witch. Tutti questi film sono usciti lo stesso anno, tutti hanno avuto un successo fenomenale in tutto il mondo. L’industria era orientata verso quello: l’originalità dal forte impatto. Era un mercato basato sulle spec script. Qualcuno in Idaho poteva scrivere un thriller sensazionale ed ecco che gli veniva fatta un’offerta perché era quello che stavano cercando. Era un periodo molto emozionante. Sono stato molto fortunato ad aver scritto quella sceneggiatura in quel momento storico dell’industria cinematografica. È davvero un indicatore del dove eravamo e di quello che il mondo voleva dal mondo dell’intrattenimento rispetto al comfort che si ottiene dalle cose più familiari in tempi più precari.

La pellicola ottenne un incasso di ben 672 milioni di dollari a livello globale e ricevette anche sei nomination agli Oscar, tra cui quelle per il Miglior film e la Miglior regia.

Cosa ne pensate della riflessione fatta da Shyamalan sul noto thriller sovrannaturale interpretato da Bruce Willis? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto!

FONTE: Yahoo

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