Da domenica scorsa italiansubs.net, ovvero ITASA, non è più attivo. Un cartello in home page spiega sommariamente le ragioni. C’è stata una segnalazione da parte degli organi di controllo e gli amministratori hanno dismesso qualsiasi tipo di attività di sottotitolazione di contenuti per i quali non sono autorizzati: “A partire da oggi 15 settembre 2018 non troverete più su questo sito alcun sottotitolo di serie TV, film o documentario per il quale non disponiamo dell’autorizzazione del titolare del copyright”.

Puntuale è arrivato qualche giorno dopo il comunicato della FAPAV, la Federazione Antipirateria Audiovisiva che raccontava quanto avvenuto come “un episodio di collaborazione efficace tra titolari dei diritti e piattaforme online nella lotta alla pirateria audiovisiva” aggiungendo: “Italiansubs in accordo con FAPAV cessa la traduzione e diffusione illegale di sottotitoli protette da diritto d’autore”. Più avanti nel comunicato diffuso alla stampa è specificato: “Gli amministratori del sito e della community, come da loro stessi comunicato tramite la piattaforma e i social network, hanno convenuto pertanto di cessare l’attività”.

Abbiamo raggiunto un membro di ITASA che potesse parlare a nome del collettivo per chiedere se avessero una loro versione dei fatti e cosa significhi tutto ciò. Dopo aver appreso che la community non sapeva nulla del comunicato FAPAV (arrivato alla stampa solo da pochi minuti quando li abbiamo contattati) tutorgirl ha risposto gentilmente ad alcune domande che vi riportiamo.

Abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di FAPAV di utilizzi impropri e illeciti di materiale protetto da copyright per il quale non disponevamo delle dovute autorizzazioni. Trattandosi di una questione seria e non sapendo come muoverci ci siamo rivolti a un avvocato per una consulenza […] A seguito della consulenza abbiamo ritenuto opportuno rimuovere i sottotitoli dal sito, non disponendo delle dovute autorizzazioni per pubblicarli.

Alla domanda se si trovino al momento in una fase di preparazione di un’azione legale per difendersi e continuare la propria attività (qualora ve ne fossero i margini legali) la risposta è stata:

Non ci sarà alcuna battaglia legale e non stiamo lavorando ad alcuna forma di difesa.

Ad ulteriore domanda su cosa sarà di italiansubs.net la risposta è stata:

Su cosa sarà Italiansubs non posso ancora rispondere. In questi giorni ci stiamo riorganizzando per tornare, sicuramente senza sottotitoli, ma è ancora troppo presto per dire come ci reinventeremo.

tutorgirl ci ha tenuto inoltre a una precisazione riguardo i soldi che hanno chiesto dalla home page:

Non chiederemmo soldi se non ne avessimo espressamente bisogno. Non avendo mai guadagnato nulla dall’attività di fansubbing e avendo visto un notevole calo nelle donazioni spontanee negli ultimi anni, non avevamo i soldi nemmeno per pagare questa consulenza. Non abbiamo MAI lucrato dalla nostra attività di fansubbing.

Infine alla domanda su come mai secondo loro proprio ora, dopo più di un decennio di attività, dopo aver superato il picco massimo di notorietà e diffusione dei propri sottotitoli, sia arrivata un’azione da parte dell’antipirateria la risposta è stata:

Sul perché si facciano vivi ora non ti so davvero dire e non abbiamo una supposizione “collettiva”. Immagino che ognuno di noi si sia fatto un’idea, ma trattandosi – appunto – di supposizioni, non vedo la ragione di rilasciare una dichiarazione a riguardo.

Di più non è stato possibile capire o sapere, al momento la community sta ancora radunando forze e consulenze sulla situazione. La FAPAV considera la loro attività affine a quella della pirateria, mentre tutorgirl ha chiuso con una considerazione personale:

Credevo e ancora credo che la nostra attività non sia affine alla pirateria, tanto è vero che mi dispiace che molte testate abbiano avvicinato la nostra notizia a quella della chiusura di siti di streaming.

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