“Ho firmato con orgoglio questa lettera in difesa di un principio fondamentale di una società liberale: il dibattito aperto e la libertà di espressione e di pensiero” ha scritto l’autrice che negli ultimi tempi è stata al centro di un’accesissima polemica.
Nella lettera, si parla di intensificazione “di una nuova serie di espressioni morali e impegni politici che tendono a indebolire la norma del dibattito aperto e della tolleranza delle differenze a favore della conformità ideologica“.
L’intenzione è di contrastare la cancel culture, l’atteggiamento soppressivo nei confronti di figure pubbliche accusate di comportamenti immorali offensivi:
È diventato sempre più comune assistere ad appelli per punizioni immediate e severe in risposta a presunte trasgressioni di espressione e pensiero. […] Trattando di scrittura, abbiamo bisogno di una cultura che ci dia lo spazio di sperimentare, correre rischi e anche fare errori. Dobbiamo preservare la possibilità di disaccordi in buona fede senza il rischio di gravi ripercussioni professionali.
Potete leggere la lettera integrale qui.
Poco dopo è arrivato anche un commento di Stephen King, che ha ribadito la sua posizione in materia appellandosi alla preservazione della dignità umana.
Credo che le donne trans siano donne. Non credo che l’incitamento all’odio e all’umiliazione siano accettabili. Questi sono nemici del dibattito razionale. Trattate anche coloro con cui non siete d’accordo con la dignità con cui vorreste essere trattati.
Vi ricordiamo che tutto è partito qualche settimana fa, quando J.K. Rowling aveva pubblicato un lungo saggio in cui spiegava nel dettaglio le sue posizioni sull’identità di genere: lo abbiamo tradotto integralmente qui.
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