Sam Heughan, oltre a essere ormai universalmente noto dal 2014 come il Jamie Fraser di Outlander, avrebbe potuto raggiungere la fama planetaria anche prima, se non fosse stato scartato alle audizioni di James Bond per Casino Royale, la prima pellicola di 007 poi interpretata da Daniel Craig.

In occasione degli incontri stampa per l’uscita del suo libro di memorie “Waypoints: My Scottish Journey”, Sam Heughan ha difatti raccontato di aver perso l’opportunità d’interpretare James Bond anche perché, con tutta probabilità, si trovava in un momento della sua vita in cui non era pronto a farlo.

L’attore spiega:

È accaduto in una fase della mia vita in cui, con tutta probabilità, non ero ancora pronto. Ma mi domando comunque cosa sarebbe accaduto se ce l’avessi fatta.

Sam Heughan racconta che l’audizione per James Bond era così segreta che:

Nessuno ha mai neanche confermato che ero stato preso in considerazione per il ruolo del protagonista, ma lo sapevo. Naturalmente, il solo sapere che ero stato preso in considerazione per un personaggio così iconico mi aveva fatto impazzire. Dovevo ricordarmi di rilassarmi e far vedere loro cosa potevo fare con il personaggio.

L’audizione si svolse al quartier generale di Bond insieme a un casting director. A questa fece seguito un meeting con la produttrice Barbara Broccoli e il regista di Casino Royale, Martin Campbell.

Parlammo un po’ della Scozia e di Bond, lessi la scena e poi me ne andai. È stato tutto molto veloce, il sudore sotto alla mia giacca di pelle che aveva appena cominciato a formarsi. Una bella esperienza, coronata dal fatto che Barbara era affascinante e deliziosa. Quando me ne sono andato, ho fantasticato sul fatto che magari avrebbero continuato a “testarmi” con un inseguimento in macchina fino a casa.

Poi aggiunge:

Quando ho saputo che la parte era stata data a un’altra persona, nel feedback che ho ricevuto c’era scritto che non ero di natura abbastanza tagliente. Sono sempre aperto alle critiche in maniera tale da migliorare come attore, ma quel suggerimento sembrava più incentrato su una mia carenza personale. Non riuscivo a comprendere che impatto avrebbe potuto avere sull’interpretazione del ruolo, ma era un aspetto su cui non avevo un pieno controllo. Non si trattava di diventare un ragazzaccio. Ho realizzato che si trattava della ricerca, da parte del team di Bond, di una sfumatura che poteva essere ottenuta tramite la fiducia in me stesso che, a essere onesti, mi mancava all’epoca.

James Bond: ecco perché non può essere interpretato da un attore troppo giovane

Fra Sam Heughan, classe 1980, e Daniel Craig, classe 1968, ci sono dodici anni di differenza ed è proprio questo gap di età che potrebbe aver giocato a favore del secondo per ottenere la parte di James Bond. È stato proprio il co-produttore di 007, Michael G. Wilson, a spiegare tempo fa perché l’attore che interpreta la famosissima e iconica spia non deve essere troppo giovane:

In passato abbiamo provato a considerare persone più giovani. Ma cercare di immaginarlo così non funziona. Ricordate che Bond è già un veterano. Ha una certa esperienza. È una persona che ha affrontato le guerre, per così dire. Probabilmente ha fatto parte del SAS [Special Air Service, corpo speciale dell’esercito britannico] o a qualcosa del genere. Non è un ragazzino uscito dalle scuole superiori che puoi portare qui e far iniziare. Ecco perché funziona per un trentenne.

Trovate tutte le informazioni su No Time to Die, l’ultima pellicola della saga di 007, nella nostra scheda del film!

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FONTE: Entertainment Weekly

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