Nel 2017 hanno inevitabilmente suscitato una lunga ondata di polemiche le parole di James Cameron su Wonder Woman. Il regista, parlando della pellicola di Patty Jenkins con Gal Gadot aveva fra l’altro detto che:

Tutto questo autocompiacimento, questo mutuo scambiarsi pacche sulle spalle a Hollywood quando si parla di Wonder Woman è così sbagliato. È un’icona trasformata in oggetto: sono i maschi di Hollywood che fanno sempre la stessa cosa.

Non sto dicendo che il film non mi sia piaciuto, ma per me rappresenta un passo indietro. Sarah Connor non era un’icona della bellezza. Era forte, aveva tanti problemi, era una madre terribile e si è guadagnata il rispetto del pubblico grazie alla sua vera grinta. Per quanto mi riguarda il beneficio che hanno portato personaggi come Sarah è evidente. Voglio dire: metà del pubblico è composto da donne!

Esternazioni, quelle di James Cameron, alle quali hanno poi fatto seguito quelle di Patty Jenkins, della storica Wonder Woman televisiva Lynda Carter, ma non di Gal Gadot che non voleva dargli un palcoscenico.

A distanza di anni, sulle pagine del TIME Magazine, il papà di Avatar è potuto tornare sulla questione ammettendo che, al tempo, non era stato in grado di analizzare la cosa dal giusto punto di vista.

Non ho alcun problema con Wonder Woman, anzi, mi è piaciuto il film. Quello che mi sfuggiva al tempo era che andava benissimo se una donna aveva il desiderio di vestirsi bene ed apparire bella per sé stessa e non per lo sguardo di un uomo. Ecco, poteva essermi sfuggita questa cosa. Ma sai, la vita è fatta di momenti in cui inciampi e poi ti rialzi e parli con la gente di un dato argomento e poi tutto migliora.

Poi aggiunge:

Era necessario avere una donna alla regia di un film d’azione ad alto budget anche se Kathryn Bigelow (ex moglie di James Cameron, ndr.) lo fa già da un po’ di tempo. Avrebbe rifiutato ogni film di supereroi che le veniva offerto se avesse avuto una protagonista femminile. Ed è questa la prospettiva più sana, secondo me. Perché una regista non dovrebbe dirigere personaggi maschili? Fate dirigere un Batman a una donna. A quel punto sì che ne staremmo parlando.

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FONTE: TIME

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