J.K. Rowling rompe il silenzio sulla sua assenza alla reunion per i vent’anni dall’uscita dei film di Harry Potter trasmessa da HBO Max a inizio anno.

L’autrice dei romanzi della saga, e produttrice dei film, non era presente nello speciale al quale hanno partecipato tutti i realizzatori e gli attori coinvolti. O meglio: nel corso dello speciale, le sole apparizioni della scrittrice sono quella tratte da materiale d’archivio di molti anni fa e quelle di un’intervista più recente girata proprio agli studi Warner di Londra. Una scritta in sovrimpressione chiarisce, a scanso di equivoci, che le riprese del segmento in questione sono state effettuate “nel 2019”.

L’idea che molti si sono fatti è che la Rowling non sia stata coinvolta attivamente nella rimpatriata alla luce della controversia che l’ha coinvolta negli ultimi due anni dopo essersi espressa sull’identità di genere e per le quali è stata criticata da alcuni dei protagonisti dei film (mentre altri l’hanno sostenuta).

Ora, intervistata da Graham Norton, la scrittrice ha spiegato che la scelta è stata unicamente sua:

Mi è stato chiesto di partecipare, ma ho deciso che non volevo farlo. Era uno speciale più incentrato sui film che lui libri, giustamente. Era l’anniversario dei film.

[…] Nessuno mi ha detto di non partecipare. Mi hanno chiesto di partecipare e ho deciso di non esserci.

Nell’intervista, incentrata sull’uscita del suo nuovo romanzo The Ink Black Heart prevista per il 30 agosto, Norton le chiede anche se sia rimasta in contatto con qualche giovane attore della saga:

Ho… sì, ho un rapporto più stretto con alcuni e meno stretto con altri, ma è sempre stato così. Alcuni li conoscevo meglio di altri.

Norton parla anche della possibilità di una “de-escalation” della situazione di tensione che l’ha coinvolta sui social, e che ha portato anche a minacce e denunce. Come tornare a una situazione meno tesa?

Non penso che alcun individuo possa farlo. Online cerco di comportarmi come penso che chiunque altro dovrebbe comportarsi. Non ho mai minacciato qualcuno, e vorrei che non ci fossero persone che vanno a casa di altre per minacciarle. I social possono essere da un lato molto divertenti, e mi piace l’idea di discutere, ma non c’è nubbio che siano anche un dono per le persone che vogliono comportarsi male. Ricordo di aver fatto un intero anno di pausa, o comunque di essermi presa molto tempo, ma quando c’è stato il lockdown sono tornata perché volevo diffondere Ikabook gratuitamente… volevo metterlo a disposizione gratis. Sono tornata con l’intenzione di concentrarmi su Ikabook, e da allora si è creata una vera relazione di amore e odio con Twitter.

Classifiche consigliate