Sono passate poche ore da quando Johnny Depp ha vinto la causa per diffamazione intentata contro Amber Heard in un tribunale della Virginia, e già si pensa a cosa succederà adesso. E a quanto pare, l’attrice non si darà per vinta, almeno secondo le parole della sua portavoce Alafair Hall, citata dal New York Times.

Heard sarebbe infatti pronta a ricorrere in appello, decisa a ottenere ragione della sua contro-causa da 100 milioni di dollari secondo la quale il portavoce di Depp l’avrebbe diffamata definendo le sue accuse un imbroglio (la giuria ha stabilito che Depp è innocente su due capi d’accusa su tre, mentre per uno ha condannato l’attore a un risarcimento di 2 milioni di dollari).

L’avvocata statunitense Lisa Bloom, che si è occupata di numerosi casi di molestie sessuali, ha parlato con BBC Two spiegando che a suo avviso questa sentenza è solo l’inizio, e non la fine:

Vorrei sottolineare che questa non è la fine. La maggior parte dei casi di diffamazione viene decisa in appello. Ho gestito numerosi casi di diffamazione, incluso quello di Janice Dickinson contro Bill Cosby. In quel caso abbiamo dovuto ricorrere due volte in appello e abbiamo vinto in entrambi i casi.

Penso che sia stato un verdetto incoerente. Com’è possibile che Amber Heard sia stata diffamata quando l’avvocato di Johnny Depp ha detto che le sue accuse erano una montatura, e che anche Johnny Depp sia stato diffamato quando lei ha detto di rappresentare una vittima di abusi domestici? Oltretutto, è stata condannata per diffamazione a causa del titolo di un articolo che non ha scritto nemmeno lei… Penso che questa cosa salterà in appello. Penso che nell’arco di uno o due anni avremo una risposta più definitiva su questo caso.

Il ricorso non è ancora una cosa ufficiale, ma da queste dichiarazioni sembra abbastanza scontato. Ricordiamo che ricorrere in appello può essere decisamente costoso.

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Fonte: TheGuardian

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