Durante il processo di Johnny Depp e Amber Heard che ha catalizzato l’attenzione della stampa per molte settimane, un video con protagonista Dakota Johnson è diventato tutto a un tratto virale.

Si trattava di un filmato dalla conferenza di Black Mass al Festival di Venezia che mostrava l’attore intento a parlare del suo dito mozzato alla collega.

La clip diventò virale e indusse alcuni Youtuber a realizzare video sulla scia di titoli come “Il momento esatto in cui Dakota Johnson ha scoperto che Amber Heard era stata violenta nei confronti di Johnny Depp“.

Come ha raccontato a Vanity Fair, Dakota Johnson non ha apprezzato affatto sentirsi in qualche modo coinvolta:

Ho pensato: “Per l’amor del cielo, perché? Perché stanno parlando di me? Non ricordo nulla del genere, ma tenetemi fuori da questa storia”. Riuscite a immaginare, oddio, se fossi stata chiamata alla sbarra? Non riesco a credere che la gente abbia visto il processo come se fosse un dramma giudiziario, ho il cuore a pezzi. È tutto così folle, gli esseri umani possono essere parecchio strani, cazz*, e internet è un posto folle.

Ha poi evitato di commentare ulteriormente la questione limitandosi a parlare di “cancel culture” e di Twitter:

Essere vivi vuol dire trovare la propria strada, è sbagliato ferire gli altri e la cosa porta conseguenze. Ma l’idea che il mondo di Twitter possa decidere da un momento all’altro che qualcuno non esiste più è orripilante, struggente e sbagliata. Credo che la cosa sia destinata a passare e che la gente voglia vivere in un mondo migliore. E poi Twitter rappresenta, quanto, il 12% del mondo? Insomma, alcune di quelle persone non sanno neanche scrivere.

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