Dwayne Johnson, in arte The Rock, è un uomo di spettacolo sin da quando calcava i ring. In quanto tale è riuscito ad essere uno degli attori d’oro di Hollywood e a costruirsi un nutrito seguito di affezionati. Quando Dwayne Johnson deve promuovere un film inizia uno spettacolo spesso interessante quasi quanto quello che si vede sullo schermo condotto attraverso junket e interviste. Con l’arrivo di Jungle Cruise in cui recita insieme a Emily Blunt, sono tornate le dichiarazioni al vetriolo nei confronti del collega Vin Diesel (il quale invece sta portando in giro per il mondo il nuovo Fast & Furious). 

Tra i due non corre buon sangue. Così pare, per lo meno finché fa notizia. Vin Diesel ha infatti recentemente ripreso il filo della polemica e Dwayne Johnson gli ha risposto durante un’intervista rilasciata all’ Hollywood Reporter. Potete leggere qui il suo drastico addio alla saga.

Sempre nello stesso speciale l’attore ha raccontato anche a che punto sono i lavori per Black Adam, la pellicola che lo vedrà interpretare il supereroe DC spiegando la differenza con Superman.

Jungle Cruise è uno dei film in cantiere da tempo in casa Disney, sin dal primo successo di Pirati dei Caraibi. L’idea è quella di adattare la celebre ride del parco in un film ispirato ad essa. Chiaramente il tutto andava fatto cercando di adattare il contenuto ai progressi fatti dalla sensibilità moderna. Emily Blunt ha infatti spiegato che, mentre stavano producendo il film, la Disney ha sistemato l’attrazione cambiando i personaggi indigeni, rappresentati come primitivi e minacciosi.

La stessa attenzione, a detta dell’attrice, è presente anche nel film: “abbiamo cercato di rappresentare lo spirito della ride come è presente nella memoria nostalgica delle persone. Ma vogliamo farlo con attenzione. Vogliamo essere sicuri che tutti sentano, vedano e provino emozioni in una maniera rispettosa”.

Blunt ha lavorato tanto sul personaggio inserendo delle sue annotazioni nella sceneggiatura rafforzando il mistero e togliendo alcuni retroscena inutili. Il modello è quello di Indiana Jones, dice, dove non viene mai spiegato con chiarezza come sia finito a fare l’esploratore. 

Dwayne Johnson ha fortemente spinto per avere Emily Blunt come co-star. L’attrice veniva però da un periodo complesso, dopo la promozione di Il ritorno di Mary Poppins e l’inizio delle riprese di A Quiet Place – parte 2. Si era rifiutata di leggere la sceneggiatura fino a che non ha ricevuto una lettera da Sean Bailey, il capo della divisione live action della Disney. Il regista del film Jaume Collet-Serra era andato a portarle la sceneggiatura di persona insieme a un video di Dwayne Johnson che la invitava a prendere parte al progetto. Blunt non rispose mai.

Non per cattiveria, dice, ma per la tipica riservatezza inglese.

Fatto sta che la chimica sul set tra i due fu poi grandiosa.  Alle prime proiezioni test il pubblico chiese più interazione tra i personaggi. Sul set, dice il regista, c’era molto spazio per l’improvvisazione. Hanno cercato di pensare le scene in maniera meno rigida propri per lasciare spazi alle star.

Jungle Cruise si scontrò con la pandemia, venendo rimandato di un anno (doveva uscire nell’estate 2020). Anche Dwayne Johnson affrontò il contagio in famiglia quando lui, insieme a sua moglie e due figlie risultarono positivi. Andò tutto bene e fu per lui una pausa che lo aiutò a mettere a fuoco un progetto che sognava da tempo: lanciare un brand di tequila.

Sia lui che Emily Blunt non temono che Jungle Cruise venga rallentato dall’attuale situazione. Hanno detto di vedere nei dati dei film usciti e nel trend sempre in crescita degli incassi un segnale molto positivo. Staremo a vedere.

E voi cosa ne pensate di Jungle Cruise? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: Hollywood Reporter

Classifiche consigliate