Una delle più grandi preoccupazioni che i Marvel Studios di Kevin Feige – ma più in generale tutte le realtà che operano in ambito di cinecomic – devono affrontare è la cosiddetta “Superhero fatigue”, la stanchezza da film di supereroi che, prima o poi, potrebbe affliggere questo filone. Filone che, per lo meno per il momento, non sembra patire troppo la cosa: giusto qualche istante fa abbiamo parlato delle ottime previsioni d’incasso di Ant-Man 3 (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Cionondiméno, Kevin Feige e il suo team sono perfettamente consapevoli della sfida posta dalla cosa e si tratta di un argomento che viene discusso presso i Marvel Studios sostanzialmente da sempre. Ospite di un podcast, il produttore spiega:

Sono ai Marvel Studios da 22 anni ormai, anzi, più di 22 anni. La maggior parte di chi lavora ai Marvel Studios sto qua da almeno un decennio o più. Probabilmente già dal mio secondo anno alla Marvel sentivo la gente che si domandava “Quanto durerà tutto questo? Questa moda dei cinecomic svanirà?”. Personalmente non riuscivo davvero a capire quella preoccupazione. Per me era uguale al chiedersi dopo aver visto Via col vento “Quanti altri film basati su dei romanzi vedremo? Pensi che il pubblico si stancherà di vedere dei film che adattano dei libri?”.

Poi prosegue aggiungendo che:

Un’altra maniera di approcciarsi alla cosa è adattandoli basandosi su generi differenti e sui tipi di film che vogliamo fare. Fin da quando studiavo alla USC sapevo che non volevo fare solo un genere di film, ma ogni genere di film […] Ho scoperto che se racconti bene una storia adattandola nel modo giusto – toccando ferro – il pubblico continuerà a seguirti e difatti dopo 22 anni è ancora con noi.

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FONTE: The Movie Business Podcast via The Direct

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