Abbiamo già riportato alcune interessanti dichiarazioni rilasciate da Kevin Feige dei Marvel Studios, Tom Rothman della Sony e Amy Pascal su come, con Spider-Man: No Way Home, stiano in qualche modo cercando di puntare agli Oscar.

Nello stesso pezzo dell’Hollywood Reporter in cui Kevin Feige ha citato Il Ritorno del Re come argomento a favore della sua tesi, il boss dei Marvel Studios spiega anche che secondo lui avere a che fare con un film che ha a che fare con i supereroi, non è una scorciatoia per il successo commerciale di un lungometraggio:

Dare forma a un film commerciale che può dire qualcosa e avere un significato per un sacco di persone differenti fra loro in tutto il mondo è estremamente difficile e, anzi, viene liquidato come una cosa semplice un po’ troppo spesso. “Beh, c’è un supereroe nel tuo film è un trucchetto per avere successo”. Non è così. Il segreto non è far indossare un costume a qualcuno. Il segreto è lavorare con artisti, storyteller, artigiani che possono far intraprendere un viaggio al pubblico. Quando questa cosa viene riconosciuta dal pubblico e dalla critica, ci sembra che sia giusto parlare del fatto che anche l’Academy possa riconoscere questa cosa. E credo che continueremo a discutere proprio di questo nelle prossime settimane.

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