La giuria ha raggiunto un verdetto sulle accuse di Anthony Rapp nei confronti di Kevin Spacey, stabilendo che non vi è stata alcuna molestia.

L’annuncio è stato fatto ieri sera in una corte federale di Manhattan, ponendo fine al processo civile nato dopo la causa intentata dall’attore, il quale chiedeva 40 milioni di dollari di danni. Il verdetto è stato raggiunto nel giro di un’oretta, e quando è stato pronunciato Spacey ha abbassato la testa, si è asciugato le lacrime e ha abbracciato i suoi legali e il suo manager Evan Lowenstein prima di lasciare l’aula. Fuori dal tribunale, l’avvocato di Rapp ha rilasciato una dichiarazione ai giornalisti:

La giuria ha parlato. Anthony ha detto la sua verità. Rispettiamo il verdetto della giuria, ma non cambia la sua verità.

L’avvocato di Spacey ha invece affermato:

Una giuria intelligente e con un alto grado di educazione – penso che 11 su 12 giurati fossero diplomati al college, la maggior parte avevano titoli di studio. Si tratta di persone molto brillanti che sono riuscite ad analizzare con attenzione questo caso. Mr. Spacey è profondamente grato a questo sistema giudiziario e in particolare a questa giuria.

Infine, Rapp stesso ha pubblicato una dichiarazione ufficiale:

Sono profondamente grato per l’opportunità di portare il mio caso davanti a una giuria, e ringrazio i membri della giuria per il loro lavoro.

Portare questa causa in tribunale ha sempre avuto come obiettivo quello di mettere sotto i riflettori un tema importante all’interno di un movimento più ampio contro tutte le forme di violenza sessuale.

Mi impegno a continuare la mia lotta per la possibilità di vivere in un mondo e in un contesto lavorativo liberi da ogni tipo di violenza sessuale. Spero sinceramente che i sopravvissuti continuino a raccontare le loro storie e a lottare perché venga fatta giustizia.

Le accuse di Rapp erano legate a fatti avvenuti nel 1986, quando i due avevano rispettivamente 14 e 26 anni, e rivelati dall’attore in un articolo pubblicato su BuzzFeed nel 2017. Secondo quanto da lui ricordato, Spacey lo aveva afferrato fisicamente “come uno sposo prende una sposa”, lo aveva messo su un letto ed era salito sopra di lui nel tentativo di iniziare un rapporto fisico. Rapp riuscì a liberarsi ma questo rappresentò “l’evento più traumatico” della sua vita, riflettendosi poi sulla sua vita sentimentale e professionale negli anni successivi, in cui ha dovuto combattere contro la depressione e, nel 2017, contro il disturbo da stress post-traumatico.

All’epoca Spacey aveva risposto alle accuse su Twitter sostenendo di non ricordare molto dell’accaduto, scusandosi per il suo comportamento inappropriato “dovuto all’ubriachezza” e rivelando di voler vivere la sua omosessualità in maniera aperta e onesta. La cosa tuttavia aveva scatenato una serie di altre accuse verso Spacey, che successivamente si è allontanato dalle scene. Qualche mese fa la star aveva chiesto, tramite i suoi avvocati, l’archiviazione.

Ricordiamo che Spacey deve ancora affrontare un processo nel Regno Unito per una accusa di molestia, e dovrà pagare 31 milioni di dollari a Media Rights Capital per i danni subiti dalla produzione di di House of Cards a causa dei suoi guai legali.

Fonte: TheGuardian

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