Il governatore della California Gavin Newsom ha annunciato le linee guida per la riapertura dei parchi di divertimento nello stato, misure estremamente restrittive soprattutto per i grandi parchi come Universal Studios Hollywood e Disneyland Anaheim, e più tolleranti per i parchi più piccoli.

Innanzitutto lo stato ha definito quattro livelli di rischio di contagio: il livello 1, elevato, è caratterizzato dal colore viola, mentre il livello 4, minimo, è giallo. Sul sito ufficiale dello stato della California i cittadini possono inserire la propria contea e scoprire a quale livello appartiene in questo momento.

I piccoli parchi di divertimento (capacità massima di 15000 visitatori) potranno tornare in attività (aprendo solo le attrazioni all’aperto) se la loro contea rientrerà nel livello 2 (“moderato”), con una capacità limitata al 25% o comunque un massimo di 500 visitatori, che dovranno appartenere alla stessa contea.

I grandi parchi di divertimento (come Disneyland Anaheim, Knott’s Berry Farm, Six Flags, Universal Studios Hollywood, Legoland) invece potranno ripartire solo quando la loro contea raggiungerà il livello 4, cioè rischio minimo. A quel punto potranno riaprire tutte le attività (anche le attrazioni al chiuso), ma con una capacità limitata al 25%.

Tutti i visitatori dovranno indossare le mascherine (tranne quando mangiano o bevono), gli ingressi saranno su prenotazione e la temperatura dovrà essere controllata a ogni ingresso.

 

le riaperture dei parchi di divertimento in california

 

Disneyland si trova in Orange County, dove al momento il livello di rischio è 2 (“notevole”, colore rosso). Universal Studios Hollywood si trova a Los Angeles, dove il livello di rischio è 1 (“elevato”, colore viola). In entrambi i casi, si teme che ci vorranno settimane se non mesi prima che queste due aree arrivino a un livello di rischio minimo, anche se una contea come quella di San Francisco, ad altissima densità abitativa, attualmente si trova proprio al livello 4.

Le linee guida sono state sviluppate da un team che ha visitato i parchi di divertimento in Florida e, analizzando la gestione delle code, ha giudicato la quantità di assembramenti e il numero di visitatori senza mascherine “preoccupante”. L’amministrazione dello stato ha comunicato che, rispetto ad altre aree degli Stati Uniti, la California non sta assistendo a un aumento considerevole di casi di Coronavirus anche e soprattutto per via delle misure severe adottate nelle ultime settimane, e questo spiega la rigidità di queste nuove linee guida.

I quattro livelli di rischio vengono adottati anche per qualsiasi altra attività, e così per esempio se una contea si trova nel livello 2 (rosso) può permettere la riapertura dei cinema limitando la capacità al 25% o 100 persone, capacità che sale al 50% o 200 persone se il livello passa al 3 (arancione).

LA REAZIONE DI DISNEY E UNIVERSAL

La reazione delle compagnie che possiedono parchi di divertimento non si è fatta attendere. Disney, il cui presidente Bob Iger ha recentemente lasciato la task force sulle riaperture in California proprio per disaccordi sulla gestione dei parchi, ha rilasciato una dichiarazione di Ken Potrock, presidente di Disneyland Resort:

Abbiamo dimostrato di poter riaprire in sicurezza. Insieme ai sindacati, chiediamo di poter tornare a lavorare. Le nuove linee guida ci costringeranno a rimanere chiusi per molto tempo, e altre migliaia di impiegati rimarranno senza lavoro. Vi saranno chiusure di piccole attività famigliari legate al nostro complesso, e vi sarà una devastazione irreparabile della comunità di Anaheim/Southern California. […]

Karen Irwin, presidente di Universal Studios Hollywood, non ci va più leggera:

Dovremmo essere inseriti nel livello tre, insieme ad altre attività che hanno dimostrato di poter riaprire in sicurezza. I nostri impiegati sono pronti a tornare al lavoro e il fatto che non abbiano la possibilità di farlo prima dell’anno prossimo inoltrato è una vergogna. Piazzarci al livello quattro, dietro altre attività che hanno già riaperto, non ha alcun senso. Ignora la scienza, la ragione e la devastazione economica che colpirà migliaia di impiegati, le attività indirette e tutta l’industria.

Kurt Stocks, presidente di Legoland California Resort, è assai pessimista:

Le linee guida annunciate oggi sono arbitrarie e inaccettabili da parte dell’industria. Non permettere ai parchi di riaprire prima di raggiungere il livello 4 distruggerà l’industria in California, l’impatto economico su tutta la filiera sarà catastrofico. Le azioni dell’amministrazione hanno causato la perdita decine di migliaia di posti di lavoro, e l’annuncio di oggi conferma che altre migliaia seguiranno.

Tutti e sette i parchi Legoland in giro per il mondo hanno già riaperto i battenti in sicurezza, senza che alcun incidente legato al Coronavirus sia stato registrato. Recentemente Disneyland aveva iniziato ad allestire decorazioni di Halloween in giro per il parco, nella speranza di riaprire entro la fine del mese, ma la realtà dei fatti è che verosimilmente il parco rimarrà chiuso per il resto dell’anno e probabilmente anche per i primi mesi del 2021. L’assessore alla salute dell’Orange County, Clayton Chau, ha confermato che sarà molto difficile che la contea raggiunga il livello 4 nel prossimo futuro:

Penso che per una contea grande, ricca di istituzioni educative, con un grande viavai da altre contee e altri stati, sarà davvero difficile raggiungere il livello 4. Dipende da quando sarà disponibile un vaccino e quante dosi saranno disponibili per la nostra popolazione, e quante persone vorranno adoperarlo. Personalmente, penso che non raggiungeremo quel livello prima dell’estate del 2021. Auspicabilmente.

Fontr: Deadline | Deadline

 

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