Sono due le domande che assilano i cinefili da trent'anni (anno più, anno meno).

1) Chi è lo Space Jokey e cosa gli è successo?

2) Cosa è accaduto ai ricercatori norvegesi scoperti verso l'inizio del cult di John Carpenter del 1982 La Cosa?

Alla prima domanda fornirà risposta Prometheus di Ridley Scott, mentre alla seconda ci penserà The Thing di Matthijs van Heijningen Jr.

Se la prima pellicola è attesa in maniera quasi messianica dai fan di Alien poiché vede il ritorno del regista inglese alla saga da lui stesso creata nel 1979, i molti sostenitori del leggendario film di Carpenter non hanno nascosto lo scetticismo intorno ad un progetto diretto da uno sconosciuto regista olandese al suo esordio americano.

MTV, oltre a mostrare la prima clip tratta dal film, ha avuto la possibilità di parlare con la protagonista Mary Elizabeth Winstead (Scott Pilgrim vs the World) che nel film interpreta una ricercatrice alle prese con la minaccia aliena. Vi proponiamo i passaggi più interessanti:

MTV: Ci sono un sacco di nuovi remake e interpretazioni di grandi classici. Penso che per un sacco di persone possa anche andare bene, a patto che siano fatti bene. Sul set avvertivate questo tipo di pressione? Siete convinti di aver fatto un buon lavoro?
MEW: C'è stato di sicuro questo genere di tensione perché tutti sul set erano fan della pellicola di John Carpenter. Nessuno di noi voleva incasinare le cose insudiciando la memoria del film di Carpenter. Volevamo ricollegarci a lui in maniera positiva, divertente, con degli elementi che andassero di pari passo con lui. Ed è quello che abbiamo fatto. Abbiamo dato vita ad un ottimo film da vedere come elemento a sé, ma anche qualcosa di valido per l'ottica del fan della Cosa originale. Ti permette di approfondire quello che è successo prima. E' un buon film a prescindere da come la pensiate sui prequel, sequel e robe del genere. Quantomeno puoi andarlo a vedere, mettere questa idea da parte e goderti il giro sulla giostra.

MTV: Considerato che si tratta di un prequel, sappiamo già come andrà a finire. Come avete mantenuto la suspense?
MEW: Penso sia emozionante guardare il film attanagliati dal dubbio del chi è una Cosa o meno ed è li che risiede la suspense. Nessuno si aspetta un happy end. La parte realmente emozionante è godersi la tensione del momento. La nostria storia è notevole specie nel portare personaggi con un diverso background provenienti da diversi paesi ad un nuovo livello di paranoia. Ti conduce attraverso direzioni differenti con tutte le barriere linguistiche fra personaggi americani e norvegesi, fra "noi" e "loro" e altri aspetti del genere che contribuiscono a farne una versione davvero diversa, non lineare della storia della Cosa. Ed è stato emozionante per me essere la protagonista femminile, scelta per la quale le persone hanno manifestato opinioni discordanti. Ma per me, è questo che lo differenzia in gran parte dalla pellicola di Carpenter rendendolo unico (……) Ho letto un sacco di commenti indignati di persone scandalizzate dall'inserimento del mio personaggio, quando nella Cosa di John Carpenter i personaggi erano tutti maschili. Ad essere onesti, sono rimasta davvero sorpresa da queste reazioni. Per carità, era una dinamica interessante l'assistere alla discesa nella paranoia di un gruppo di personaggi interamente maschili, ma anche l'assistere a come un personaggio femminile a cui nessuno da credito tenta di gettarsi nel mezzo della situazione tentando di assumere il controllo può essere appassionante. E' una dinamica differente.

MTV: Il film di Carpenter era davvero terrificante e brutale. Incredibilmente brutale. State rispettando quest'approccio?
MEW: Le scene di "assimilazione" sono terrificanti, disgustose e spaventose. Una in particolare, che non vi posso descrivere nel dettaglio, mi terrorizza moltissimo. Vi manderà fuori di testa, Già il solo girare quella scena è stata un'esperienza terrificante e disgustosa, dato che avevamo un sacco di effetti prostetici sul set (…) La creatura ha un design simile a quello del film di Carpenter, ma in una certa maniera è anche differente. Comunque, gli effetti hanno quello stile e quella tangibilità genuinamente "anni'80" mischiata alla nuova tecnologia.

 

In basso, potete trovare la clip del film.

 

 

Infine, grazie a ComingSoon.it, ecco il primo trailer italiano: