Negli ultimi anni il settore dell'animazione ha vissuto una vera e propria rivoluzione, con il progressivo abbandono della tradizionale tecnica in 2D e il sempre maggiore e diffuso utilizzo della computer grafica e di altri mezzi quali lo stop-motion o la motion-capture. E proprio le potenziali candidature di alcuni titoli realizzati con questa tecnica agli Academy Awards di quest'anno hanno spinto gli addetti ai lavori a interrogarsi a questo proposito, cioè se questa particolare tecnica sia da considerare o no come una forma di animazione.

Milo su Marte, Happy Feet 2 e l'atteso Le Avventure di Tintin di Steven Spielberg sono i tre progetti presi in esame dai membri della Academy Of Motion Picture Arts & Sciences i quali avrebbero contattato i registi dei vari film interrogandoli su quale fosse il loro intento nell'utilizzo della motion capture all'interno di quella determinata storia. Non si tratterebbe comunque della prima ammissione alle nomination finali per un film realizzato, almeno parzialmente, in motion capture, essendovi già il precedente del 2006, quando sia Monster House che Happy Feet vennero nominati, con il secondo addirittura uscito vincitore dalla competizione.

Senza dubbio Tintin rappresenta il titolo più importante ed atteso del lotto in esame, e proprio gli animatori dietro l'avventura diretta da Steven Spielberg hanno raccolto le perplessità espresse nel settore, affermando come e perchè, secondo loro, la motion capture sarebbe da considerare come una forma di animazione a tutti gli effetti.

"10 anni fa gli animatori si lamentavano che la CGI non fosse animazione pura", ha comentato un animatore del film, "credo che quando vedranno il modo in cui questa tecnica è stata sviluppata, in particolare con Tintin, inizieranno ad accettarla più rapidamente".

In un comunicato inviato a Deadline da un addetto ai lavori di Tintin, così si dichiara:

Steven ha sempre ritenuto che Tintin fosse un film animato. La Academy non attua, ad esempio, una distinzione tra l'animazione realizzata a mano e quella digitale. L'approccio di Tintin, che utilizza un mix di performance capture e animazione digitale, è semplicemente un'altra tipologia di quella forma d'arte. I nostri film d'animazione attuali utilizzano le voci degli attori le cui performance sono dirette. Tintin sta utilizzando attori che portano avanti le loro perfomance attraverso la voce, i movimenti e l'abilità di interagire l'uno con l'altro, ma quando si guarda ai design e alla loro concezione queste sono comunque animate.

Dello stesso avviso Joe Letteri, produttore della WETA:

Dipende tutto da come viene definita l'animazione, ma per me i mezzi e le tecniche (o gli effetti visivi e l'animazione) sono comunque gli stessi. La performance capture non è un processo meccanico; è comunque un processo artistico.

A tutto questo va aggiunto che in molti cartoon del passato è stata utilizzata la tecnica del rotoscopio per realizzare animazioni fluide, riprendendo attori veri e "ricalcandoli": un processo, se vogliamo, molto simile al motion capture e al più evoluto performance capture…