Love Actually, la pellicola scritta e diretta da Richard Curtis interpretata da un ricchissimo cast composto, fra gli altri, da Hugh Grant, Colin Firth, Emma Thompson, Liam Neeson, Alan Rickman e Keira Knightley, si appresta a festeggiare vent’anni.

E proprio in collegamento a ciò, Curtis ha preso parte a uno speciale realizzato da Diane Sawyer sulla ABC grazie al quale abbiamo già potuto apprendere, ad esempio, che Hugh Grant non è un grandissimo fan della popolare e iconica scena di ballo (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Nello special della ABC, il filmmaker ha anche potuto commentare su come questa amatissima pellicola che ha ormai due decenni sul groppone rifletta un periodo, chiaramente, ben diverso in termini di rappresentazione della diversità sul grande schermo tanto da sentirsi “disagio e un po’ stupido” per questa cosa.

Quando gli viene chiesto se ci sono degli aspetti della commedia romantica che lo mettono in qualche modo in imbarazzo spiega nello specifico:

Ci sono cose che cambierei. Ma grazie al cielo la società sta cambiando. Per certi versi il mio film è condannato a sembrare obsoleto. La mancanza di diversità mi mette a disagio e mi fa sentire un po’ stupido.

Poi aggiunge una considerazione ulteriore:

In ogni istante, c’è un amore straordinario che si esprime in modi diversi in ogni angolo del mondo, tanto da desiderare che il mio film sia migliore.

In Love Actually tutte le storie d’amore sono eterosessuali e un solo membro del cast, Chiwetel Ejiofor, non è bianco. Nel lungometraggio, le storie di nove personaggi si intrecciano, a Londra, per raccontare la complessità dei rapporti umani e dell’amore.

Cosa ne pensate della riflessione di Richard Curtis su Love Actually? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra nello spazio dei commenti qua sotto!

Se volete, potete seguire l redazione di BadTaste anche su Twitch!

Classifiche consigliate