Creato nel 2016 dalle sapienti mani di Federico “Fede” Álvarez, Man in the Dark è divenuto rapidamente un piccolo cult per i fan dei film ad alto tasso di adrenalina. Il regista salito alle luci della ribalta con l’ottimo remake de La Casa, infatti, sa bene come spaventare il proprio pubblico. Un perfetto equilibrio che alterna momenti più compassati a situazioni più frenetiche e concitate sono ormai il marchio di fabbrica di Álvarez. Come un giro sulle montagne russe, dove la rapida discesa è sempre preceduta da una drammatica salita, lo spettatore si trova quindi coinvolto in una storia dove l’orrore non è sovrannaturale.

Una storia dove l’orrore è fin troppo umano.

Man in the Dark ha incassato circa 157,8 milioni di dollari al botteghino, su una spesa che ammonta circa a 9,9 milioni. Un risultato a dir poco strepitoso, che ha spinto il produttore Sam Raimi a credere nella realizzazione di un sequel, in uscita l’11 novembre nei cinema italiani.

L’uomo nel buio – Man in the Dark, questo il titolo del nuovo film diretto da Rodo Sayagues, ci riporta quindi in una situazione dove l’oscurità è alla base della vicenda. Norman Nordstrom, interpretato da un magnifico Stephen Lang, è un veterano della Guerra del Golfo che è rimasto ferito agli occhi in battaglia. Se nel primo film Norman doveva difendersi da alcuni ladri entrati in casa sua, in questa seconda pellicola si troverà costretto ad affrontare un pericolo ben peggiore: il rapimento di sua figlia adottiva.

 

 

Con la complicità dell’uscita in sala, noi di BadTaste.it ci siamo quindi interrogati su quali altri film facciano utilizzo dell’oscurità per inquietare il pubblico. Da che siamo al mondo, il buio è sempre stato un elemento in grado di spaventare. Un elemento in grado di spingere la nostra fantasia a viaggiare verso lidi che non vorremmo mai esplorare. Basti pensare che l’esistenza di una delle creature più famose del folclore, l’uomo nero, si basa proprio sulla sua capacità di assalire lo sventurato di turno nelle tenebre.

Inutile dire che, nel vasto panorama del cinema horror, l’oscurità è da sempre grande fonte d’ispirazione. Ecco che, per rimanere coerenti con lo scorso paragrafo, tra i primi film che ci sentiamo di ricordare c’è proprio Boogeyman – L’uomo nero. La pellicola di Stephen Kay non è certo un capolavoro, ma analizza i diversi aspetti della paura del buio, portando a galla alcune interessanti idee. Il film non è sempre a fuoco e, purtroppo, talvolta scivola nel jump stare più pacchiano, lasciando però intravedere le valide intenzioni del regista.

A questo punto continuiamo con un secondo film horror, nettamente più riuscito: Babadook. Anche in questo caso ritroviamo la paura ancestrale dell’umanità verso gli angoli oscuri della propria dimora (e della propria mente). Jennifer Kent, nonostante qualche problema nell’atto finale, mette in piedi una storia ben scritta e ben interpretata. Una storia che ci sentiamo di consigliare a tutti gli amanti di questo genere narrativo.

Serie tv del 1973 riscritta poi da Guillermo del Toro e Matthew Robbins, Non Avere Paura del Buio è un piccolo gioiello che ci sentiamo di consigliarvi a mani basse. Anche il film del 2010, diretto da Troy Nixey e con protagonisti Katie Holmes e Guy Pearce, merita di essere visto, dimostrando come un buon remake possa funzionare se scritto nel modo giusto e con la dovuta messa in scena.

A testimonianza di come l’oscurità spaventi a tal punto da doverla inserire nei titoli (soprattutto in quelli italiani), ecco che abbiamo 30 giorni di buio, Al calare delle tenebre, Darkness, Fear of the Dark e Lights Out. Una serie di film molto diversi tra loro, ma che avvallano la nostra tesi. Lights Out, in particolare, è un perfetto esempio di come trasmettere determinate emozioni con maestria. Ovviamente non facciamo riferimento al (terribile) lungometraggio di David F. Sandberg del 2016, ma al magnifico cortometraggio dal quale esso è tratto. Cortometraggio che, tra l’altro, è diretto proprio dallo stesso Sandberg nel 2013, dimostrando come sia possibile comunicare meglio alcune idee in pochi minuti e con un budget estremamente ridotto.

 

 

Un elemento naturale che spesso viene associato al buio è invece quello dell’acqua, con le sue profondità oceaniche spesso insondabili e ricche d’insidie. Ecco che, nel campo della fantascienza, troviamo quindi opere come Underwater. Piccolo gioiellino diretto da William Eubank, il film del 2020 si è dimostrato un cult che, ne siamo certi, in molti impareranno ad amare con il passare del tempo. Una volta smesso di guardare in basso, proviamo quindi ad alzare lo sguardo verso le stelle. Ecco che, di conseguenza, non possiamo non pensare a Pitch Black, il primo film con protagonista il Riddick di Vin Diesel.

Insomma: le tenebre cercano in ogni modo di avvolgerci, per trascinarci a fondo con loro. Tutti noi, almeno una volta nella vita, vorremmo essere come Norman Nordstrom, in grado di muoverci con sicurezza nel buio. Per ora, però, possiamo accontentarci di vedere le sue avventure al cinema.

E voi che cosa ne pensate? Quale di questi film a tema “oscurità” avete visto? Quali vi sono piaciuti? Fateci sapere la vostra opinione con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso le nostre pagine social! Se volete commentare l’articolo in diretta, invece, vi aspettiamo tutte le settimane sul canale Twitch di BadTasteItalia.

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