In questi ultimi giorni siamo tornati a parlare di Matrix, o meglio, Matrix Resurrections, il quarto appuntamento con la saga cominciata, nel 1999 dalle sorelle Lana e Lilly Wachowski. E lo abbiamo fatto perché, a margine del panel della Warner alla Cinema-Con di Las Vegas è stato reso noto il titolo ufficiale, Matrix Resurrections appunto, ed è stato proiettato per i presenti il primo trailer.

Come noto, il film in uscita a dicembre è stato diretto dalla sola Lana Wachowski perché Lilly, come spiega lei stessa anche nella mini-bio su Twitter, si definisce pittrice ed ex filmmaker. Anche se, in realtà, non ha abbandonato del tutto il mondo dello showbusiness visto che che è la scrittrice e la produttrice della serie TV targata Showtime intitolata Work in progress. Ed è proprio durante un pane virtuale (via Entertainment Weekly) della Television Critics Association Summer Tour che ha potuto spiegare i motivi della sua assenza da Matrix Resurrections, una latitanza motivata dal volersi dedicare a nuove esperienze e al non voler ripercorrere un sentiero già battuto nonché collegato a momenti fondamentali della sua vita.

Questa è una domanda tosta. Avevo appena completato la mia transizione ed ero del tutto esausta perché avevamo fatto Cloud Atlas, Jupiter Ascending e la prima stagione di Sense8 uno di seguito all’altro. Ne rilasciavamo uno e eccoci a prepararne un altro allo stesso tempo. E parliamo di progetti da 100 giorni e passa di riprese ciascuno, più aggiungici il coming-out, l’essere del tutto esausta e capirai facilmente come il mio mondo stesse praticamente cadendo a pezzi in una certa misura. Avevo la necessità di allontanarmi dall’industria. Dovevo riconnettermi con me stessa in qualità di artista e l’ho fatto tornando a scuola di pittura e robe del genere. Lana ebbe questa nuova idea per un altro Matrix, iniziammo a parlarne solo che il tutto avvenne fra la morte di nostro padre e nostra madre, che sono scomparsi a distanza di cinque settimane l’uno dall’altra. Trovavo poco attraente l’idea di tornare a rivivere una vecchia esperienza. Non volevo rivivere qualcosa di così collegato alla mia transizione, a questa gigantesca rivoluzione nella mia vita, al senso di perdita provato dopo la morte di mia madre e mio padre, trovavo emotivamente poco appagante tornare a camminare su questi sentieri già percorsi nella mia vita. Desideravo, anzi, fare l’opposto. Lana voleva fare il film per motivi differenti dai miei. Non posso parlare per lei, ma questo è quello che io ho provato

Poi, in merito alla possibilità di tornare, un giorno, a collaborare con sua sorella aggiunge:

Chi lo sa? Chi può dirlo? Forse.

Nel cast troviamo Keanu Reeves (Neo), Carrie Ann-Moss (Trinity), Jada Pinkett-Smith (Niobe), Daniel Bernhardt (Agent Johnson), Lambert Wilson (Il Merovingio) e nuovi ingressi come Yahya Abdul-Mateen II, Jessica Henwick, Christina Ricci, Neil Patrick Harris, Priyanka Chopra e Jonathan Groff.

The Matrix Resurrections è stato scritto da Lana Wachowski insieme ad Aleksander Hemon e David Mitchell (autore di Cloud Atlas) ed è da lei diretto. John Toll si occupa della fotografia.

Il primo film ha compiuto 20 anni nel 2019. La trilogia ha incassato complessivamente 1.6 miliardi di dollari al box-office mondiale, di cui 592 milioni solo negli USA (ritoccati con l’inflazione sarebbero più di 900 milioni di dollari attuali). A produrre la pellicola per la Warner Bros. ancora una volta la Village Roadshow.

Potete rimanere aggiornati su Matrix Resurrections grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

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