Circolare, non c’è niente da vedere, non è successo niente. È arrivata la smentita del report di ieri sul presunto caos in cui verserebbe la produzione di Megalopolis, il film di Francis Ford Coppola che secondo quanto affermava ieri l’Hollywood Reporter citando alcune fonti interne sarebbe piombato nella confusione più assoluta dopo il licenziamento del reparto che si occupa degli effetti visivi (proprio come accadde con Dracula di Bram Stoker) e dell’addio degli scenografi Beth Mickle e David Scott. Il sito spiegava che il budget sarebbe lievitato a dismisura (in una produzione nella quale lo stesso Coppola sta investendo decine di milioni di dollari ricavati dalla vendita di alcune sue aziende vinicole) e che “non è chiaro se la produzione potrà andare avanti come previsto”.

Ebbene, ora si fanno avanti altre fonti che sostengono che “il set del film è uno dei più tranquilli su cui io abbia lavorato”, e lo stesso Coppola e il protagonista Adam Driver minimizzano l’addio delle figure chiave di scenografia ed effetti visivi.

In una dichiarazione pubblicata da Deadline, Coppola spiega di aver licenziato il team degli effetti visivi perché ha deciso di spostare quella fase alla post-produzione (virando in direzione di un meno costoso e più tradizionale green screen durante le riprese, anziché la tecnologia della virtual production), e che il nuovo scenografo è Bradley Rubin (The Mandalorian, Westworld):

In pratica si è trattato di gestire i costi. Non ho mai lavorato a un film in cui fossi così felice del mio cast come lo sono ora. Sono felice di come sta venendo il film e del fatto di rientrare così tanto nei tempi. Questi report non citano mai le loro fonti. A questi dico: ha ha, aspettate e vedrete. Perché il nostro è uno splendido film, soprattutto perché ha un cast grandioso. Non mi sono mai divertito tanto a lavorare con un cast che lavora così tanto e cerca così tanto di uscire dalle convenzioni, suggerendo soluzioni inattese. È fantastico lavorare con questi attori e la fotografia è esattamente come speravo fosse. I giornalieri sono fantastici. Quindi se siamo nei tempi, se amo gli attori e se il film sta venendo bene, non so di cosa si stia parlando in questi report.

Anche il protagonista Adam Driver ha rassicurato la stampa:

Vorrei rispondere all’articolo del 9 gennaio pubblicato dall’Hollywood Reporter. Va tutto bene! Non sono sicuro di cosa si stia parlando. Non riconosco questa cosa. Sono stato su set caotici, e non è questo il caso. […] Sì, è vero, il reparto artistico si è dimesso e il reparto degli effetti visivi è stato licenziato. Non tutti i reparti riescono a essere coesi in un film, e anziché soffrire durante tutta la realizzazione, prendendo delle decisioni che avranno un impatto sullo stesso film, le persone se ne vanno, vengono licenziate o semplicemente ci si allontana amichevolmente. È brutto quando succede, ma questa produzione non sta costando più di altre produzioni, soprattutto non a livelli per cui valga la pena scrivere un articolo sulla “discesa nel caos”. È una ricostruzione imprecisa. […] L’unica follia a cui ho assistito è il fatto che non ci siano altre produzioni che hanno il permesso di essere creative e sperimentali, principalmente perché di solito è qualcun altro che paga. È uno sforzo e un rischio che si è preso Francis, e penso che andrebbe applaudito, non raffigurato pubblicamente come problematico.

Coppola aggiunge che le riprese, in corso ad Atlanta (Georgia), termineranno in primavera come da programma, che non è previsto un lancio durante i festival autunnali e che la sua intenzione è di uscire al cinema, anche in IMAX, possibilmente in day-and-date globale.

Il gremito cast del film è composto da Adam Driver, Forest Whitaker, Nathalie Emmanuel, Chloe Fineman, Isabelle Kusman, D.B. Sweeney, Bailey Ives, Talia Shire, Shia LaBeouf, Jason Schwartzmann, Grace Vanderwaal, Kathryn Hunter, James Remar, Jon Voight, Aubrey Plaza, Laurence Fishburne e Dustin Hoffman.

Nel frattempo il regista Mike Figgis (Via da Las Vegas) ha rivelato di essere al lavoro su un documentario dietro le quinte del film di Coppola.

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