Tom Cruise sta ancora celebrando il grandioso trionfo commerciale e critico di Top Gun: Maverick, ma, come noto, la star ha in cantiere altri due capitoli della saga di Mission: Impossible.

L’epopea cinematografica di Mission: Impossible, tratta dall’omonima serie televisiva ideata da Bruce Geller, ha visto la luce nel 1996 col primo film del franchise diretto da Brian De Palma e prodotto dalla Paramount e dallo stesso Tom Cruise. All’epoca la pellicola, che ottenne un notevolissimo esito commerciale tanto che oggi, nel 2022, stiamo ancora parlano dei seguiti di quel film, fu il primo lungometraggio ad essere distribuito in più di 3000 cinema in tutti gli Stati Uniti.

In aggiunta a un regista acclamato come De Palma, alla regia del blockbuster c’era uno sceneggiatore di grande rilievo come David Koepp che, negli anni novanta, aveva scritto le sceneggiature di pellicole come La morte ti fa bella, Jurassic Park e Carlito’s way. È proprio Koepp a spiegare, in una recente intervista, che in un certo qual modo è stata “colpa” di Tom Cruise se nel primo Mission: Impossible il team di Ethan Hunt viene eliminato praticamente all’inizio del film.

Lo scrittore spiega:

C’è un difetto fondamentale nel concetto di Mission: Impossible in quanto film con Tom Cruise. Cioè che è un’idea che non dovrebbe funzionare. Alla fine ha funzionato, ma, essenzialmente e per sua stessa natura, è una storia che si basa su un ensemble. È un film di squadra se vogliamo che si basi davvero sulla serie TV degli anni sessanta. Solo che per questo film d’insieme avevamo come protagonista la più grande star cinematografica di tutto il mondo che tende ad avere una personalità incredibilmente dominante. Non avrebbe funzionato e allora Brian ha avuto quest’idea “Dobbiamo uccidere tutti”. Ed era un validissimo argomento. Questo è il suo approccio a un buon quantitativo di film, ma in questo in particolare ha funzionato davvero bene. La sua idea si basava sul “Dobbiamo farlo cominciare come un film di squadra e poi ucciderli tutti, farne restare in vita solo uno, la star del film che poi andrà a creare un’altro team che, comunque, graviterà intorno a lui”. Un’idea brillante.

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Fonte: Script Apart podcast

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