Il sito NarniaFans.com ha segnalato una intervista uscita qualche giorno fa su a Tilda Swinton, che in Il Leone, La Strega e l'Armadio interpreta Jadis la Strega Bianca (che nel corso del film subisce ben sette trasformazioni). Era presente anche il referente per la comunicazione Ernie Malik.

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Tilda Swinton

L'intervista inizia con Malik che parla del personaggio ella Strega Bianca.

Malik: Tilda subisce 7 trasformazioni durante il film.

Swinton:Disney sarà contenta di questo perché potrà produrre ben sette bambole diverse (ride).

Malik: Beh saranno tutte delle Barbie.

Swinton: Si, io come Barbie, mi ci vedo proprio. Cercherò di ottenere un look più Punk.

Deve fare molto make-up per le riprese?

Swinton: Non c'è molto make-up. Il che è certamente scioccante. Non è molto Disneyano non avere molto trucco, no? Metto il liner agli occhi e il rossetto. Ma a me va bene – significa che è Narniano. Sono i bambini quelli che hanno da sgobbare.

Ha mai letto i libri prima del film?

Swinton: No, li ho letti giusto quest'anno.

Malik: Noto che la maggior parte delle persone a cui viene chiesto risponde così. Non li ho letti da bambino.

Swinton: Non so, penso che il mondo sia diviso in quelli che li hanno letti e quelli che non lo hanno fatto. Ma erano i giorni precedenti alla assunzione del progetto da parte della Disney e del suo settore Marketing. Non è come Harry Potter o Il Signore degli Anelli, di cui tutti hanno la gola piena. In questi giorni la gente sta come scoprendo questi libri. Speriamo che i bambini siano ancora in grado di fare questa scoperta.

Si tratta di qualcosa di più accessibile ai bambini rispetto al Signore degli Anelli

Swinton: Si. D'altronde il mondo di cui parla è quello dei bambini. Direi che il Signore degli Anelli parla d'altro. Penso che la vera domanda – e parlo da madre di un bambino di sei anni – sia "cosa vogliono leggere i genitori?". E posso assicurare che è adorabile leggere Narnia ai propri figli. Non mi attira il leggere Il Signore degli Anelli ai miei figli. Mi piacerebbe sapere se la gente ha scoperto Il Signore degli Anelli leggendolo da sola o facendoselo leggere.

E secondo lei quando lo scopre?

In realtà la gente lo scopre da sola quando ha circa tredici anni. E diventa una specie di nerd a riguardo (ride).

Ha visto la versione di Narnia realizzata dalla BBC qualche anno fa?

Swinton: No, mai vista. Ma vidi il cartone americano. (ride).

Non ne sembra entusiasta

Swinton: Beh sa, proprio all'inizio c'è questo piccolo americano che dice: "stiamo per andare a stare col professore" e tu inizi a dire: "NO, non state andando a stare col professore, voi eravate inglesi e c'era la Guerra Lampo ed eravate stati separati dalla vostra famiglia…" (ride). Un pò diverso, diciamo. E per fortuna il nostro film non tralascerà quella parte…

Malik: Si. Direi che proprio la parte a Londra, che nel libro dura si e no un paragrafo, nel film occupa i primi dieci-dodici minuti

Swinton: Serve a stabilire il tono, l'atmosfera.

E' qualcosa che effettivamente va spiegato. Sono passati sessant'anni dalla Guerra Lampo.

Malik: Beh abbiamo visto le riprese, perché quelle scene sono già state completate, ed è una sequenza sorprendente, soprattutto se si vedono le reazioni dei bambini – toccano il cuore.

Swinton: Credo sia a causa delle etichette sui loro vestiti, insomma è colpa di queste che ci si commuove. Metti in un cappotto degli anni quaranta un bambinetto, e lo piazzi su una piattaforma ferroviaria, e ci appiccichi questa etichetta sul cappotto. E' una cosa forte sai?

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fonte: JoBlo.com

Nei prossimi giorni pubblicheremo i due set report e l'intervista ai produttori, sempre ad opera di JoBlo.com!