Qualche settimana fa vi abbiamo segnalato l’accordo sulle finestre cinematografiche francesi siglato da Netflix con le corporazioni cinematografiche (BLIC – Bureau de liaison des industries cinématographiques, BLOC – Bureau de liaison des organisations du cinema, ARP – Société civile des auteurs réalisateurs producteurs) secondo cui, a fronte di investimenti in produzioni locali, le window che separano il lancio cinematografico da quello in streaming saranno accorciate a soli 15 mesi (ebbene sì, prima erano a ben 36 mesi). È la prima volta che le corporazioni scendono a compromessi con uno streamer sulle finestre, ma le condizioni sembrano essere decisamente vantaggiose per l’industria.

Sono stati infatti annunciati i dettagli di tale accordo triennale, che prevede un investimento di quasi il 4% dei ricavi annuali della piattaforma streaming in Francia (parliamo di circa 40 milioni di euro all’anno) in film francesi e co-produzioni europee.

Tali pellicole dovranno uscire prima di tutto nei cinema francesi, arrivando poi su Netflix 15 mesi dopo con un’esclusiva di 7 mesi (dopo la quale partiranno gli altri sfruttamenti). Dei 40 milioni, 30 saranno stanziati per pellicole in lingua francese e di essi il 17% dovrà essere destinato a film con un budget inferiore ai 4 milioni di euro. Netflix dovrà infine investire in almeno 10 film diversi nella fase di pre-finanziamento.

In passato, la regolamentazione molto rigida sulle finestre ha impedito a Netflix di partecipare al Festival di Cannes, che comporta il rispetto delle finestre prima del lancio in streaming. “Questo accordo è un nuovo passo verso la nostra integrazione virtuosa nell’ecosistema cinematografico francese, che è unico nel suo genere,” ha commentato lo streamer. “Riflette il nostro contributo costruttivo alle trattative sulla Direttiva sui servizi di media audiovisivi e il nostro impegno a far parte dell’eccezione culturale francese. Netflix ora può offrire film 15 mesi dopo la loro uscita al cinema. È un miglioramento significativo per i nostri abbonati che fino ad oggi dovevano attendere 36 mesi. Netflix continuerà comunque a promuovere una finestra ancora più breve per meglio riflettere le reali abitudini degli spettatori”.

Fonte: THR

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