Se in questi giorni Netflix è al centro di una bufera per la questione dello special di Dave Chapelle The Closer nel settembre del 2020 ricorderete forse che, su Twitter, era diventato trending l’hashtag Cancel Netflix. Tutto era collegato al debutto del film Donne ai primi passi (anche noto come Cuties negli Stati Uniti e Mignonnes in Francia), l’esordio alla regia della regista franco-senegalese Maïmouna Doucouré arrivato sulla piattaforma streaming il 9 settembre. In realtà la nascita di questo hashtag era stata preceduta da un “teaser polemico” collegato al poster che il colosso dello streaming aveva scelto per promuovere il film, un artwork che, rispetto a quello originale francese, era decisamente differente.

Potete vederli entrambi in questo articolo. La compagnia si era così giustificata dopo lo scivolone e le accuse d’ipersessualizzare la figura delle bambine protagonista:

Siamo profondamente dispiaciuti per l’artwork inappropriato che abbiamo scelto per Cuties. Non era OK e non rappresentava neanche al meglio questo film francese che ha debuttato al Sundance. Abbiamo aggiornato sia le foto che la descrizione del film.

Il film era poi finito sotto accusa nello stato americano del Texas, ricevendo però completo sostegno in Francia. la UniFrance si era così espressa:

Alla luce delle reazioni estremamente violente al film negli Stati Uniti con una campagna presidenziale in corso, la UniFrance e i suoi membri intendono mostrare il pieno supporto a Maïmouna Doucouré ribadendo l’impegno nel sostegno della libertà di espressione artistica e creativa.

Riteniamo inoltre che l’invito al boicottaggio del film e alla sua rimozione dal catalogo Netflix, oltre che i messaggi d’odio, gli insulti, le speculazioni prive di fondamento sull’intento della regista e dei produttori, rappresentino una minaccia seria di quello spazio che il cinema intende occupare: uno spazio di discussione e riflessione che ci aiuti a vedere oltre i nostri pregiudizi.

Ed eccoci arrivare a ottobre 2021 e a un nuovo aggiornamento in materia proposto da The Verge. Il sito segnala infatti che, nel corso del tempo, Netflix, cercando di minimizzare la possibilità di ricevere altre critiche, ha soppresso Donne ai primi passi negli esiti delle ricerche all’interno della piattaforma. La pellicola è stata rimossa dalle categorie “Prossimamente” e “Ricerche popolari” e lo ha anche tolto dai risultati delle query fatte con il termine Cuties (carine) che è il titolo del lungometraggio nei paesi anglofoni. L’algoritmo di ricerca è stato anche alterato in maniera tale che andando a cercare il film questo non viene più elencato insieme ad altre pellicole di natura dichiaratamente sessuale come 365 giorni o An Easy Girl. Ma, soprattutto, è stato completamente escluso dai risultati di ricerche fatte con termini “problematici” come “pedo”.

Un incidente che è un ottimo esempio di come Netflix possa manipolare il suo algoritmo interno per navigare le acque burrascose di una crisi come quella che l’ha vista involontaria protagonista sulle pagine dei siti web di tutto il mondo.

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