Giusto qualche ora fa, abbiamo celebrato il trionfo al box-office di No Time to Die, il Bond movie di Cary Fukunaga che segna l’ultima volta di Daniel Craig nei panni dell’iconica spia nata dalla penna di Ian Fleming.

Con 733 milioni di dollari, la pellicola ha superato l’incasso di Fast & Furious 9 (LEGGI LA RECENSIONE), fermatosi a 725 milioni, diventando dunque il blockbuster hollywoodiano dal maggiore incasso durante questa ripartenza del settore in piena pandemia (ECCO TUTTI I DETTAGLI).

Un risultato non da poco specie perché il lungometraggio, a prescindere dall’appeal di un franchise come quello di James Bond, era comunque più indirizzato, stando alle indagini di mercato, a una demografica di pubblico più in avanti con gli anni, quella che, con tutta probabilità, guarda ancora con maggior sospetto e timore al ritorno in sala.

Variety ha pubblicato un nuovo aggiornamento che getta qualche ombra sul trionfo commerciale dell’opera che, malgrado gli annunci in pompa magna, potrebbe in ogni caso generare un passivo di 100 milioni con la release theatrical. Il magazine spiega che, sommando insieme il budget, pari a circa 250 milioni, le spese promozionali, stimate intorno ai 100, e quelle sostenute dalla MGM e dalla Universal per rimandare la release della pellicola di ben 16 mesi, No Time to Die necessiterebbe un botteghino di almeno 900 milioni per raggiungere il punto di pareggio.

Affermazione, questa, che la MGM ha smentito con una nota ufficiale affidata alle pagine del già citato Variety in cui leggiamo:

Delle fonti non meglio identificate e non informate sullo stato dei fatti suggeriscono che il film perderà dei soldi, affermazione, questa, del tutto infondata o, detto in maniera più semplice, del tutto falsa. Nella finestra di distribuzione theatrical il film ha superato le nostre stime d’incasso diventando il film hollywoodiano di maggior successo andando a battere, in piena pandemia, anche Fast & Furious 9. Con la distribuzione PVOD che sta già facendo registrare numeri stellari nel mercato domestico mentre il film continua a incassare pure in sala, No Time to Die genererà un profitto per la MGM tanto quanto film a sé stante quanto come nuova aggiunta all’incredibile catalogo dell’azienda.

Insomma, se già in condizioni normali è complicato fare chiarezza sulla finanza di Hollywood e l’attivo, o il passivo, generato da un film, il mercato pandemico non fa altro che complicare ulteriormente la situazione. Sarà interessante – ma per certi versi anche preoccupante – constatare le future performance di vari blockbuster in arrivo durante il periodo delle feste a dicembre.

Potete restare aggiornati su tutto quello che c’è da sapere su No Time to Die grazie alla nostra scheda del film.

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