Norman Lloyd è morto a 106 anni: a confermarlo il produttore Dean Hargrove, spiegando che “il terzo atto della sua vita è stato in assoluto il migliore”.

Nato a Jersey City l’8 novembre del 1914, Norman Lloyd ha avuto una lunghissima carriera, la più lunga per un attore finché era in vita: ha esordito al cinema in The Streets of New York (1939) e l’ultimo film a cui ha partecipato è Un disastro di ragazza, di Judd Apatow, uscito nel 2015. Ha anche lavorato moltissimo in televisione, partecipando alla serie Alfred Hitchcock Presenta, alla Signora in Giallo, a Seven Days e a Star Trek: The Next Generation. Lo ricordiamo anche come il preside di L’Attimo Fuggente, ma uno dei suoi ruoli più iconici è stato quello del villain Frank Fry in Sabotatori di Alfred Hitchcock (1942).

La sua carriera di otto decadi nel mondo dello spettacolo iniziò a teatro: ben nota la sua collaborazione con il Mercury Theater di Orson Welles, nel 1937 ottenne molti consensi la sua interpretazione di Cinna nella controversa versione del Giulio Cesare ambientata nell’Italia fascista. È stato anche regista e produttore televisivo.

Lloyd era uno degli ultimi centenari dell’età d’oro di Hollywood, insieme a Olivia De Havilland (morta a luglio del 2020), Diana Serra Cary (morta a febbraio del 2020), Marge Champion (morta a ottobre del 2020), Marsha Hunt (103 anni), Nehemiah Persoff (101 anni).

Fonte: Variety

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