Sono bastati La rivincita delle sfigate (il suo esordio da regista acclamato da pubblico e critica) e il film in fase di lavorazione Don’t Worry Darling a dare a Olivia Wilde un’idea chiara su come debbano essere i set dei suoi progetti.

In una recente intervista con Variety, l’attrice ha parlato della sua politica da “basta stron*i” sul et dopo quanto accaduto con Shia LeBeouf:

Serve a mettere tutti sullo stesso livello, è necessaria. Da attrice per anni ho notato che una gerarchia separa gli attori dalla troupe in un modo molto strano che non serve a nessuno. Gli attori farebbero bene a capire cosa succede sul set quando si cambiano le lenti, quando c’è una messa a fuoco. L’idea del non infastidire gli attori, tenerli distanti, non guardarli, rende tutti più ansiosi.

L’attrice punta a un ambiente di lavoro in cui, come a teatro, tutti collaborino e tutti sappiano cosa fa l’altro. Ha poi parlato di uno scambio avvenuto con un regista affermato molto “illuminante”:

Una persona che è un attore affermato e anche regista in questa industria una volta mi diede un consiglio terribile che alla fine ho trovato utile, perché ho fatto l’esatto opposto. Mi disse: “Ascolta, per avere rispetto sul set, devi discutere con qualcuno tre volte al giorno. Tre discussioni che stabiliscono il tuo potere, per ricordare a tutti chi comanda. Devi essere un predatore”. Io faccio l’esatto opposto, non voglio nulla del genere.

Se non altro, sarebbe molto utile se rinunciassimo a questa storia dell’eroe in quella struttura, rendendoci conto che un regista è una somma di varie parti, e che abbiamo l’occasione di delegare compiti a persone straordinarie a bordo dei nostri progetti..”

Cosa ne pensate delle parole di Olivia Wilde? Ditecelo nei commenti!

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