A quanto pare, il realismo voluto da Christopher Nolan per Oppenheimer non si è limitato al voler ricreare l’esplosione di una bomba atomica senza impiegare effetti digitali. Come ha rivelato lui stesso, dato il tema della pellicola e le sue implicazioni, ha voluto che le comparse presenti in scena nei segmenti del lungometraggio ambientati a Los Alamos fossero dei veri scienziati.

Il filmmaker ha spiegato che:

Ho pensato che la questione (il realismo, ndr.) andasse applicato anche per le comparse. Ci trovavamo nella vera Los Alamos e abbiamo impiegato svariati scienziati come comparse. Avevamo la necessità che le comparse avessero delle reazioni e improvvisassero e ottenevamo in risposta questa specie d’improvvisazione basata su discorsi molto educati. Molto divertente da sentire. Ti capita di stare sui set circondato da comparse che stanno lì a pensare al pranzo. Questa volta pensavano alle implicazioni geopolitiche delle armi nucleari e ne sapevano davvero tanto. Era un validissimo reminder giornaliero: dovevamo essere concentrati, aderenti alla storia e consapevoli di quello che stavamo facendo.

Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan.

Oppenheimer è girato sia in IMAX® 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX® in bianco e nero.

Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

FONTE: EW

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