Ci siamo. Lunedì cominciano le operazioni di voto per l’87esima edizione degli Oscar.

Abbiamo già analizzato in un articolo precedente il complicato ma efficiente sistema di voto per Miglior Film.

Adesso, grazie anche a un post dello storico analista degli Oscar Steve Pond su The Wrap, entriamo nel merito anche delle altre categorie per provare a rispondere alla domanda: di quanti voti c’è bisogno per ricevere una nomination il 15 gennaio per la Notte delle Stelle del 22 febbraio?

Qualche numero: 6,124 votanti ufficiali dentro la AMPAS (Academy of Motion Pictures Arts and Sciences) per circa 40 film in ballo.

Qualche numero: 6,124 votanti ufficiali dentro la AMPAS per circa 40 film in ballo

Per Miglior Film sappiamo che il numero magico in grado di permettere a un film di essere nominato alla prima botta, qualora dovessero votare tutti e 6,124 membri dell’Academy, è di circa 557 voti (si divide per 11 la somma dei votanti). Poi, in base al sistema di voto per Miglior Film diverso da quello per tutte le altre categorie, si distribuiscono gli altri voti in eccesso in positivo (i numeri 1 di ogni scheda superano del 10% il numero magico richiesto) o in negativo (quelli che hanno preso meno dell’1% dei voti) per premiare i Miglior Film dalla seconda posizione in poi elencati nella scheda di ogni votante. Dopo la distribuzione dei voti in surplus, dunque, un film potrebbe entrare nella categoria Best Picture anche con poco più di 300 voti visto che il minimo per essere nominati è il 5% dei voti totali.

Sappiamo anche che i candidati a Miglior Film vengono decisi dopo solo un round di distribuzione dei voti mentre per le altre categorie funziona in modo differente con diversi round utilizzati per scremare le candidature.

Non sono necessari tantissimi voti per essere nominati all’Oscar. Eccezion fatta per Miglior Film, Miglior Attore Protagonista e Non Protagonista, Miglior Attrice Protagonista e Non Protagonista (per queste 5 categorie sono necessari più di 100 voti). Le altre 19 categorie richiedono numeri non immensi.
Per alcuni Oscar possono bastare 30 o 40 voti. Per Miglior Costumi addirittura 19, considerato il fatto che la categoria dei Costumisti dentro la AMPAS consta di soli 113 membri (è la più piccola).

Eccezion fatta per Miglior Film, i voti necessari per essere nominati nelle altre 23 categorie richiedono questa procedura: prendi il totale dei voti effettivamente dati da ogni singola categoria e dividi per gli slot delle nomination + 1. Dopo aver diviso per 6 ogni singolo totale di voti controlli, round dopo round, chi riesce a raggiungere quel fatidico numero che può portare a entrare nella prestigiosa lista.

 

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  • Miglior Film
    Se votano tutti e 6,124 membri dell’Academy il numero magico per i film segnalati al numero 1 di ogni singola scheda per accedere direttamente nella lista di nominati è 557. Poi, con la regola del surplus, vengono sparpagliati nuovi voti di quei film che hanno avuto troppo o troppo poco. Al termine di questa redistribuzione avvenuta dopo un singolo round, e sempre se tutti e 6,124 hanno votato, ogni film con più di 307 voti dovrebbe farcela a entrare nella categoria Best Picture
  • Miglior Regista
    269 membri nella categoria Registi. Il numero magico per una nomination è 45.
  • Miglior Attore/Attrice/Protagonista/Non Protagonista
    Categoria popolata con 1,150 membri. Se votano tutti, ci vogliono 192 voti per assicurarsi un posto nelle quattro cinquine.
  • Miglior Lungometraggio d’Animazione
    Non c’è un numero magico qui. Protagonista è il gruppo variegato Animated Feature Film Award Screening Committees, i cui membri vengono dalla categoria Miglior Cortometraggio d’Animazione e da altre categorie della AMPAS. Questi signori devono vedere quantomeno il 65% dei film nominabili (quest’anno 13 su 20) e votarli con un giudizio che va da 6 a 10. La media minima richiesta è di 7.5. I cinque film con la media voto più alta verranno inseriti nella categoria.
  • Miglior Fotografia
    226 membri. Basta arrivare a 38 voti per una nomination.
  • Miglior Costumi
    I costumisti sono solo 113. Abbiamo già anticipato che con soli 19 voti puoi essere nominato per un Oscar.
  • Miglior Scenografia
    269 membri. 45 è il numero magico.
  • Miglior Documentario
    Un  primo round screma da 134 film proposti a una lista di 15. Un secondo round porta i film da 15 a 5. Il numero magico è 37.
  • Miglior Cortometraggio Documentario
    E’ sempre la categoria dei Documentaristi a votare e si può passare da 8 a 3-4-5 nominati. Si usa il sistema della media di voti per arrivare allo slot finale..
  • Miglior Montaggio
    236 membri tra i Montatori. Il numero è 40.
  • Miglior Film Straniero
    Non c’è ovviamente una categoria specifica ma votano tutti i volontari della AMPAS per scremare e arrivare alla lista di 9. Nel weekend prima dell’annuncio delle nomination la lista passa da 9 a 5 grazie ai voti di 10 membri scelti a caso tra quelli che avevano votato per la scrematura a 9 + 30 membri della AMPAS scelti tra Los Angeles, New York e Londra, i quali vedranno tutti i film della scrematura a 9 e voteranno.
  • Miglior Trucco e Acconciatura 
    C’è un meeting dove devono partecipare almeno 15 membri della categoria per portare i film a 7. Il 10 gennaio viene organizzata una proiezione di estratti di 10 minuti dai 7 film scelti. Alla proiezione tutti i membri della categoria che hanno visto i 7 film ricevono una scheda dove devono votare per 3 film in ordine di preferenza. Possono partecipare al voto anche quei membri che hanno visto i 7 film ma non possono partecipare alla proiezione degli estratti del 10 gennaio. Se dovessero votare tutti e 135 membri dell acategoria, il numero magico sarà 34.
  • Miglior Colonna Sonora Originale e Miglior Canzone Originale
    I musicisti sono 244. Bastano 41 voti per garantire una nomination a una colonna sonora o canzone.
  • Miglior Cortometraggio e Miglior Cortometraggio d’Animazione
    Volontari della categoria Short Films e Feature Animation hanno selezionato 10 film in entrambe le categorie. I membri della categoria che hanno visto tutti i film selezionati possono votare con valutazione da 6 a 10. I primi cinque passano e vengono nominati a patto che abbiano una media non inferiore a 7.5. Non sono necessarie 5 nomination. Si può arrivare anche a tre se solo tre riescono a raggiungere la valutazione di 7.5 o sopra.
  • Miglior Montaggio Sonoro e Miglior Missaggio Sonoro
    Sono ben 428 i membri della categoria Sound. Il numero magico per i due premi è 72.
  • Miglior Effetti Speciali
    La categoria degli effettisti determina una lista di 10 film. Tutti i membri vengono poi invitati a una proiezione il 10 gennaio di estratti di quei 10 film cui segue un dibattito con gli effettisti nominati. A quella proiezione la lista di dieci passerà a una lista di cinque attraverso una votazione. Se ogni singolo membro della categoria si troverà a Los Angeles in occasione di quello screening degli estratti dei 10 selezionati, il numero magico per entrare nella nomination è 57.
  • Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Sceneggiatura Non Originale
    Gli sceneggiatori sono 386 dentro la AMPAS. Il numero magico è 65.

Se Steve Pond si concentra su queste interessanti dinamiche di voto all’interno dell’AMPAS, Tim Gray su Variety affronta a viso aperto il leggero affollamento che riguarda la categoria di Miglior Regista, foriera secondo lui di possibili sorprese per questa 87esima edizione degli Academy Awards.

Il 13 gennaio la Directors Guild of America (DGA) annuncerà le sue nomination e dopo soli due giorni conosceremo anche i cinque candidati a Miglior Regia per l’AMPAS.

Saranno due votazioni molto diverse visto che la DGA e l’AMPAS hanno deciso per una cinquina identica solo 5 volte negli ultimi 43 anni. Perché? Molte delle cause sono dovute alla differente natura delle associazioni. L’Academy ha 382 votanti nella categoria Registi provenienti da tanti parti del mondo. La DGA ha ben 15000 votanti inclusi i registi televisivi, i primi assistenti alla regia e tutta una serie di aiuto registi molto dentro l’industria statunitense.

dga bannerPer Gray è interessante la presenza di due donne in lizza come Ava DuVernay per Selma e Angelina Jolie per Unbroken. Non dobbiamo mai dimenticare che anche in un ambiente sostanzialmente progressista come quello dell’AMPAS i cambiamenti sono lenti e difficili. Kathyn Bigelow, ad oggi, è ancora l’unica donna regista ad aver vinto un Oscar per The Hurt Locker nell’intera Storia degli Oscar.

Vicino alla donne, Gray pone il tema degli esordienti e qui la faccenda si fa veramente interessante perché i “caldi” Damien Chazelle (Whiplash) e Jolie (Unbroken) sono al loro secondo film mentre DuVernay (Selma), Bennett Miller (Foxcatcher) e James Marsh (La teoria del tutto) sono appena al terzo (Marsh ne ha diretti altri ma nel genere documentario tra cui il vincitore dell’Oscar 2009 Man on Wire). Siamo infine solo al quarto film per Morten Tyldum (The Imitation Game) e al quinto per Alejandro González Iñárritu (Birdman).

Alcuni tra i cosiddetti veterani in fondo non lo sono nemmeno troppo o meglio lo sono ma non in chiave Oscar, considerato che Wes Anderson (The Grand Budapest Hotel) ha già diretto otto film e Richard Linklater (Boyhood) ben 16. Eppure per entrambi potrebbe trattarsi della prima nomination sia ai DGA del 13 gennaio che agli Oscar del 15.

Il box-office, un tempo considerato fondamentale per categorie come Miglior Film e Regia, è sempre meno importante se consideriamo che solo Christopher Nolan (Interstellar) e David Fincher (L’amore bugiardo) sono tra i registi che sono entrati con i loro film tra i maggiori 20 incassi della stagione. Ma occhio: il box office conta sempre di meno per l’Oscar e gli incassi del 2015, non certo del 2014, saranno più significativi per molte delle pellicole che abbiamo citato fino a questo momento.

Tra i veri indipendenti troviamo il veterano Linklater di Boyhood e il Tyldum di The Imitation Game. Negli altri casi ci si imbatte in divisioni speciali di grandi major il che fa capire che gli studios vogliono sì grandi franchise in linea di massima escapisti e per ragazzini ma non disdegnano allo stesso modo di mantenere un piedino nel terreno del cinema più per adulti.

Gli stranieri. Argomento molto, molto, molto interessante. Eccezion fatta per la rivoluzionaria vittoria della Bigelow nel 2010 per The Hurt Locker dal 2009 ad oggi hanno portato a casa la statuetta per Best Director solo registi stranieri. Nel 2009 l’inglese Danny Boyle, nel 2011 l’inglese Tom Hooper, nel 2012 il francese Michel Hazanavicius, nel 2013 il taiwanese Ang Lee e nel 2014 il messicano Alfonso Cuarón. Quest’anno la presenza di stranieri è più limitata e, tranne il messicano Iñárritu, la competizione è più interna alle mura domestiche degli Academy Awards. La statuetta dovrebbe e potrebbe tornare negli Stati Uniti.

Fa impressione trovare Clint Eastwood nella categoria degli “sfavoriti” visto che ha già vinto due Oscar per Miglior Regista con Gli spietati (1992) e Million Dollar Baby (2004) ma sappiamo ormai tutti quanto American Sniper abbia leggermente deluso rispetto alle aspettative visto la bocciatura ai Golden Globes e Screen Actor Guilde Awards. Ma mai dare il vecchio Clint per sconfitto in partenza. Sia lui che Jean-Marc Vallee (Wild) possono rifarsi sotto.