Adesso la situazione è un po’ più chiara. Le nomination agli Oscar di ieri hanno spazzato via parecchie nubi anche se molti analisti, da Scott Feinberg di The Hollywood Reporter a Pete Hammond di Deadline, definiscono questa edizione numero 88 degli Academy Award come una delle più equilibrate nella storia del premio fondato nel 1929.

Prima notizia certa: l’Academy ha fugato ogni dubbio sulle possibili chance nei premi più importanti per Star Wars – Il Risveglio della Forza. Solo nomination secondarie per il blockbuster space opera amato anche dalla critica firmato J.J. Abrams, diventato il più grande incasso della storia del mercato interno nordamericano. Non ne è uscito con le ossa proprio rotte ma le cinque nomination per Miglior Effetti Visivi, Sound Editing, Sound Mixing, Montaggio e Colonna Sonora Originale confermano quanto gli Oscar siano ormai diventati indifferenti circa le dimensioni produttive e la potenzialità commerciali di un prodotto audiovisivo quando si tratta di Miglior Film e/o Regia, Attori e/o Attrici, Sceneggiatura Originale e/o Non Originale. L’esclusione dai Producers Guild Awards patita dal film il 5 gennaio scorso… ha segnato indelebilmente le possibilità per Episodio VII di entrare dentro la categoria Miglior Film.

Chi sono allora, dopo le nomination di ieri, i favoriti per la Notte delle Stelle del 28 febbraio al Dolby Theatre?

Nonostante abbiano meno nomination complessivamente rispetto a Revenant – Il Redivivo (12) di Alejandro González Iñárritu e Mad Max: Fury Road (10) di George Miller, pare che la corsa per Miglior Film sia almeno per il momento una cosa a due tra Il Caso Spotlight (6 nomination) di Tom McCarthy e La Grande Scommessa (5) di Adam McKay. E perché? Soprattutto per Feinberg di THR… il motivo è semplice. Tutti e quattro i film hanno nomination anche per Miglior Regia e Montaggio mentre solo Il Caso Spotlight, La Grande Scommessa e Revenant hanno nomination anche nelle fondamentali categorie attoriali dove Mad Max: Fury Road è rimasto a bocca asciutta. Ma il film di truce sopravvivenza di Iñárritu vede i giornalisti eroici di McCarthy de Il Caso Spotlight e gli speculatori esagitati di McKay de La Grande Scommessa staccarlo nei pronostici Best Picture per via della mancata nomination come Miglior Cast agli Screen Actors Guild Award, premio fondamentale per orientare l’Academy e categoria essenziale per avere chance di Miglior Film. Il Caso Spotlight e La Grande Scommessa sono nominati in Miglior Cast del SAG mentre Revenant e Mad Max: Fury Road… no. Inoltre: Il Caso Spotlight e La Grande Scommessa hanno nominaton per Miglior Sceneggiatura (Originale per Il Caso Spotlight e Non Originale per La Grande Scommessa) e anche questo conta molto per Miglior Film.

 

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E poi c’è sempre questa natura ormai sempre più arthouse dell’Academy. Revenant e Mad Max: Fury Road sono due forti film di genere. Uno in costume e contemporaneamente survivor e revenge movie (così netto nella sua specificità di genere da trascendere la storia vera di Hugh Glass da cui prende spunto). L’altro è un adrenalinico kolossal da 150 milioni di dollari di genere fantascienza postapocalittica. L’Academy ama ancora questo tipo di produzioni? Abbiamo ormai la certezza: no. Volete mettere, per i membri dell’Academy, quanto interessi di più la serietà e gravitas di due film come Il Caso Spotlight e La Grande Scommessa ispirati a fatti di cronaca pregnanti e ben radicati nella storia della società nordamericana?

Se dobbiamo ormai credere a questa natura arthouse e concentrata sui fatti reali dell’Oscar… effettivamente il duopolio ha la sua credibilità per la Notte del 28 febbraio.

Ma attenzione a non sottovalutare Room di Lenny Abrahamson, sorprendentemente nominato a Miglior Regia ai danni di quello che anche noi davamo come possibile favorito ovvero il Ridley Scott di Sopravvissuto – The Martian. Per Sir Ridley nessuna nomination nonostante quella candidatura dei Directors Guild Award non avuta, invece, da Abrahamson. E quindi cosa accadrà per Regia? Si seguirà il binomio con Miglior Film e quindi dobbiamo pensare che McKay e McCarthy siano in pole position oppure dobbiamo pensare a un tributo a George Miller o addirittura una seconda vittoria di seguito per Iñárritu dopo il trionfo 2015 di Birdman (questa ipotesi eccita molto l’immaginazione di Hammond di Deadline, il quale ricorda che qualora il messicano vincesse Miglior Regia sarebbe il terzo nella storia dell’Academy a fare la doppietta due anni di seguito dopo John Ford e Joseph L. Mankiewicz)?

Sul fronte attori Leo DiCaprio appare secondo molti, oggi, leggermente più avanti rispetto al Bryan Cranston di L’Ultima Parola – La Vera Storia di Dalton Trumbo. Ce la farà finalmente il cinque volte nominato (quattro per Miglior Attore) a portare a casa la statuetta grazie allo Hugh Glass di Revenant – Il Redivivo? Solo Cranston potrebbe dargli fastidio visto che Trumbo è un vero e proprio eroe hollywoodiano ben radicato nella memoria dei più vecchi dei 6000 membri dell’Academy. Fu un grande sceneggiatore ostracizzato per i suoi ideali politici ma mai come quest’anno DiCaprio pare a due passi dalla tanto rincorsa statuetta. Ce la farà?

 

Brad Pitt la gande scommessa

 

Sylvester Stallone pare ormai sicuro per Miglior Attore Non Protagonista per Creed – Nato per Combattere mentre sul fronte femminile il gioco sembra essere ormai tra la 26enne Brie Larson di Room (il film è l’underdog più forte di questo Oscar con sole quattro nomination ma nelle categorie più importanti) e la 21enne Saorse Ronan di Brooklyn di John Crowley. Cosa potranno fare contro di loro le già premiatissime nel recente passato Jennifer Lawrence di Joy e Cate Blanchett di Carol? Pare poco. Così come la nomination di Charlotte Rampling per 45 Anni pare solo un affettuoso riconoscimento per un’attrice felice delle sue rughe come ultimamente è successo a June Squibb per Nebraska ed Emmanuelle Riva per Amour. Per la divina 69enne Rampling si tratta anche della prima nomination Oscar della carriera.

Kate Winslet come Miglior Attrice Non Protagonista potrebbe rappresentare l’unica bella soddisfazione per Steve Jobs di Danny Boyle dopo la clamorosa esclusione di Aaron Sorkin dalla categoria Miglior Sceneggiatura Non Originale? Sia Alicia Vikander di The Danish Girl che Rooney Mara di Carol paiono più avanti rispetto a lei. La Rooney Mara di Carol rappresenta anche lei un film che poteva avere di più (l’esclusione di Todd Haynes da Miglior Regista ha stupito e deluso più di un analista) e rispetto alla Vikander ha decisamente più screen time dentro il film di Haynes (fu infatti premiata Miglior Attrice ex aequo al Festival di Cannes 2015 sempre per Carol).

Gli Oscar ad oggi più scontati paiono i due di sceneggiatura soprattutto post esclusione shock di Sorkin e Tarantino

Gli Oscar ad oggi più scontati paiono i due di sceneggiatura soprattutto post esclusione shock di Sorkin e Tarantino e quindi ecco favoriti sia Il Caso Spotlight per Miglior Sceneggiatura Originale che La Grande Scommessa per Non Originale così come per Migliori Effetti Visivi ecco in cima ai pronostici Star Wars – Il Risveglio della Forza. Sul fronte Miglior Film d’Animazione tutti danno per certo Inside Out (curiosità: quest’anno nessuno ha posto il problema di vedere il cartoon capolavoro Pixar anche dentro Miglior Film), Miglior Documentario pare sicurissimo Amy, Miglior Fotografia andrà certamente al Lubezki di Revenant (sarebbe il terzo di seguito per lo straordinario d.o.p messicano soprannominato “Chivo”) e Miglior Canzone Originale dovrebbe indirizzarsi verso Til It Happens to You per il documentario The Hunting Ground della coppia delle meraviglie Lady Gaga + Diane Warren.

Concludiamo con il grande scontro tra veterani in Miglior Colonna Sonora tra John Williams (Star Wars – Il Risveglio della Forza) ed Ennio Morricone (The Hateful Eight). Entrambi rappresentano due film leggermente trascurati dall’Academy (per il western di Tarantino solo tre nomination e, ricordiamo ancora, non quella di Miglior Sceneggiatura Originale) ed entrambi possono vantare un’enorme credibilità presso i 6000 dell’Academy. È “solo” la 50esima nomination di Williams (45 colonna sonora + 5 miglior canzone) mentre per Morricone siamo a 6. Premiare Williams potrebbe essere il miglior modo per l’Academy di rivalutare lo snobbato Star Wars – Il Risveglio della Forza.

Ovviamente manca più di un mese alla chiusura delle votazioni, e molto – anzi, moltissimo – può ancora accadere. Vi terremo aggiornati!

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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