Pedro Almodóvar era presente alla Notte degli Oscar 2022, dove il suo Madres Paralelas era candidato a due premi (migliore attrice per Penelope Cruz, miglior colonna sonora per Alberto Iglesias), e ha assistito in diretta al ceffone dato da Will Smith a Chris Rock che poi ha fatto parlare di sé molto più della vittoria come miglior film da parte di I segni del cuore – CODA.

Il regista ha raccontato nel dettaglio la sua esperienza partecipando alla serata più importante dell’industria cinematografica, sottolineando di trovarsi a Los Angeles per incontrare alcuni attori che potrebbero partecipare all’adattamento di A Manual for Cleaning Women, il libro di racconti di Lucia Berlin che diventerà il suo primo film in lingua inglese e avrà Cate Blanchett come protagonista: “È il segreto di Pulcinella, ma non posso parlarne, come ordinatomi dalla mia casa di produzione El Deseo. Non posso parlarne finché non avranno firmato tutti i contratti”.

Nel suo resoconto, Almodóvar non menziona mai “il fattaccio”, se non alla fine, quando dedica alcune parole molto dure nei confronti di Will Smith:

Ho volutamente evitato di parlare del violento episodio che è l’unica cosa di cui si parla dal giorno successivo agli Oscar. Ero a poco più di quattro metri dal punto in cui è successo. Nelle inquadrature ampie dall’alto, sono la testolina bianca che vedete nella foto.

Rifiuto di accettare che questo episodio segni il gala e sia il protagonista di una cerimonia dove sono successe molte più cose, molto più interessanti. Come il fatto, per esempio, che Drive My Car – senza dubbio il mio film preferito dell’anno – abbia vinto l’Oscar come miglior film internazionale. Inoltre Summer of Soul, il mio documentario preferito, ha vinto nella sua categoria.

Tuttavia, come ho detto, ero molto vicino ai protagoisti. Ciò che ho visto e sentito ha generato un senso di totale rifiuto in me. Non solo durante l’episodio in questione, ma anche dopo, durante il discorso di accettazione dell’Oscar – un discorso che mi è sembrato più quello del leader di una setta. Non difendi o proteggi la tua famiglia con i pugni e no, il diavolo non si approfitta dei momenti chiave della tua vita per fare il suo lavoro.

Il diavolo, in realtà, non esiste. È stato un discorso fondamentalista che non dovremmo né sentire né vedere. Alcuni affermano che sia stato l’unico momento “reale” della cerimonia, ma stanno parlando di quel mostro senza volto che sono i social media. Per loro, avidi di carogne, si è trattato indubbiamente del grande evento della serata.

Il lungo resoconto, tradotto in inglese da Indiewire, contiene anche un divertente aneddoto sull’incontro con Zendaya:

Incontro Zendaya e mi comporto come un qualsiasi fan. Le chiedo una foto e mi sorprendo di quanto alta e bella sia. Sono abituata a vederla conciata male in Euphoria, e mi sorprendo a vedere lo splendore della sua bellezza naturale. Le dico, ed è vero, che non vedo l’ora di vederla recitare in film in cui interpreta personaggi reali, dove può sviluppare ciò che ha già dimostrato, e le dico che è una grande attrice, un’attrice matura. Lo dimostra la sua interpretazione in Malcolm & Marie. (Non penso che abbia capito una singola parola di ciò che le ho detto).

Almodóvar nota poi come nella Los Angeles della stagione dei premi, su Sunset Boulevard, dominino gli investimenti di una sola major che ha puntato tutto sugli Oscar (finendo per ricevere molto poco):

Nelle strade di Los Angeles, in particolare dove mi trovo, su Sunset Boulevard, ci sono enormi cartelloni con i film di Netflix che dominano la vista. (L’unico film pubblicizzato che non è di Netflix è il nostro)

Il regista commenta anche la famigerata decisione di assegnare otto Oscar prima della cerimonia in diretta, che tanto ha fatto discutere:

Tutti coloro che sono importanti in quest’industria hanno manifestato il loro disappunto nei confronti dell’Academy a proposito dell’assegnazione di questi premi, ma è stato il canale televisivo ABC a insistere: è ossessionato dagli ascolti della cerimonia, che sono calati negli anni passati. È difficile, ma è così. La cerimonia degli Oscar, come qualsiasi cerimonia, è davvero un programma televisivo il cui soggetto è la presentazione dei premi più importanti dell’industria dello spettacolo. Devono soddisfare gli spettatori, che si annoiano a morte quando non vedono facce famose (possibilmente sull’orlo di una crisi di nervi). Invece rischiano di vedere persone sconosciute, emozionate che al momento della vittoria ricordano i loro parenti con un livello di drammaticità paragonabile alle vittime di uno tsunami.

Oscar 2022: i commenti sulla vicenda Will Smith / Chris Rock

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