La critica fatta da Sam Elliott a Il potere del cane, la pellicola di Jane Campion con Benedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Kodi Smit-McPhee e Jesse Plemons, continua a far discutere. Questa volta, dopo i commenti fatti dal protagonista Benedict Cumberbatch e da Kodi Smit-McPhee, arrivano le risposte della regista Jane Campion e di Jesse Plemons.

Cominciamo proprio da quanto esternato da quest’ultimo all’Hollywood Reporter (via Screen Rant) prima di uno screening del suo nuovo film, Windfall:

Ho riso quando sono vento a saperlo. Non so perché. Non ho ascoltato il podcast, l’ho saputo perché me ne hanno parlato. So che ci sono delle sfumature in quello che ha detto, ma penso anche che il film non debba piacerti per forza e va bene così. Non deve piacere a tutti.

Passiamo ora a Jane Campion la regista de Il potere del cane sulla quale Sam Elliott si era così espresso: “Lei è una bravissima regista, amo i suoi lavori precedenti, ma cosa diavolo ne sa una signora della Nuova Zelanda del West americano?”.

La filmmaker, a margine dei DGA (via Deadline), ha così commentato le esternazioni della star della serie tv 1883 e icona del genere Western:

È stato alquanto spiacevole e triste da parte sua, mi ha davvero colpito la  tripletta di misoginia, xenofobia e omofobia. Non mi piace. È stato un po’ st*onzo. In più non è mica un cowboy. È un attore. Quando Elliott si leverà il trucco e parrucco lo incontrerò all’OK Corral sul set insieme a Doctor Strange e lo affronteremo! Guarda, l’occidente è uno spazio mitico e c’è molto spazio di manovra.

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