Quentin Tarantino è impegnato nel tour stampa della novellizzazione di C’era una volta a Hollywood e, durante un’incursione al Real Time with Bill Maher, il regista ha potuto parlare a tutto tondo della sua carriera e della sua vita, dal trasferimento in Israele (Tarantino è sposato con la cantante israeliana Daniella Pick e vive in un elegante sobborgo residenziale di Tel Aviv) ai “piani di pensionamento” post decimo film.

Che, stando alle parole del filmmaker, restano sempre validi perché il momento giusto per smettere è quando si è ancora al top.

Quentin Tarantino spiega:

Conosco la storia del cinema e, da un certo punto in poi, i registi non migliorano. Ho un altro colpo in canna. Non ho un argomento che vorrei gridare a gran voce che mi farebbe vincere in un tribunale o alla corte suprema o robe del genere. Allo stesso tempo, lavorare per 30 anni facendo tutti i film che ho fatto io, anche se non sono quanti quelli fatti da altri… è comunque una carriera bella lunga. Molto lunga. E sento di avere dato già tutto. Prendi Don Siegel. Se avesse smesso dopo il 1979, dopo Fuga da Alcatraz, sarebbe stata una chiusura splendida, da mic drop proprio. Ma invece ha tirato fuori altri due film non proprio riuscitissimi. Ho pensato di porre fine alla mia carriera con un reboot di Le Iene. Sarebbe una di quelle robe tipo “Il tempo catturato in un attimo della storia”. Ma avviso l’internet: non lo farò davvero. Però l’ho davvero considerato.

Potete trovare l’intervento di Quentin Tarantino al Real Time with Bill Maher su YouTube.

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