Vi abbiamo già parlato più volte della controversia legata a C’era una volta a Hollywood scatenata dalle parole di Shannon Lee, la figlia di Bruce Lee, che criticava Quentin Tarantino per come era stato rappresentato suo padre nel film.

Il regista è tornato a parlarne in una recente intervista per il podcast Joe Rogan Experience con parole molto forti:

Posso capire che sua figlia se la sia presa, è sua figlia, caz*o. Tutti gli altri, invece, vadano a farsi fo*tere.

Il regista ha poi precisato che nella sequenza dovrebbe essere “evidente” che Cliff Booth (Brad Pitt) abbia teso una trappola a Lee (Mike Moh) e che non era nelle sue intenzioni screditarlo. Ha poi precisato che nel romanzo la questione sarà più chiara.

Dopo la polemica, due anni fa, il regista aveva difeso la propria visione durante una conferenza stampa in Russia:

È un personaggio di finzione. Se dico che Cliff può battere Bruce Lee è perché è un personaggio di finzione e posso immaginare che batta Bruce Lee. La realtà è che Cliff è un Berretto Verde, ha ucciso molte persone nella Seconda Guerra Mondiale combattendo a mani nude. Quello che dice Bruce Lee è che ammira i guerrieri. Ammira il combattimento, e il pugilato è un’approssimazione del combattimento come sport. Cliff non appartiene a quello sport: combatte proprio. È una persona che adopera il combattimento. […] Se Cliff avesse combattuto con Bruce Lee in un torneo di arti marziali al Madison Square Garden, Bruce lo avrebbe ammazzato. Ma se Cliff e Bruce avessero combattuto nella giungla delle Filippine in un match a mani nude, Cliff lo avrebbe ammazzato.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Classifiche consigliate