Thor è ormai uscito da qualche giorno in Italia e in numerosi altri paesi del mondo, ma negli Stati Uniti il kolossal dei Marvel Studios arriverà la settimana prossima, e la campagna promozionale prosegue.

E' uscita una nuova clip originale tratta dal film: è la scena in cui Odino bandisce da Asgard il ribelle Thor. Potete vederla qui sotto:

 

 

Ecco poi ben due B-Roll, per un totale di quindici minuti dietro le quinte: i B-Roll sono infatti scene di backstage presentate senza commento. Potete vedere i filmati qui sotto:

 


 


 

Infine, i nostri amici di comicus hanno pubblicato due interviste: una al direttore della fotografia Haris Zambarloukos, e una a un protavoce di Legacy Effects, che ha curato gli effetti visivi del film.

 

Nel caso di una pellicola come Thor, che al cinema viene proiettata anche in 3D, c'è qualche difficoltà in più per il direttore della fotografia oppure no? Come funziona in questo caso il tuo lavoro? Quali sono gli strumenti che hai utilizzato per la fotografia di Thor?
Abbiamo deciso di convertire in 3D in postproduzione e abbiamo visto che ciò che crea profondità e proporzioni nella fotografia tradizionale crea grande dimensionalità quando è convertito. Non puoi dare profondità a un’immagine piatta. Sono stati fatti dei piccoli ritocchi ma questo metodo di post-conversione non ha creato alcun problema durante le riprese. Abbiamo usato un vero arsenale di attrezzature, abbiamo girato con pellicole Kodak, cineprese Panavision XL e lenti anamorfiche G Series; Photosonic per l’alta velocità, steadicam, Technocranes, cineprese telescopiche Scorpio e 2 megatoni di fulmini, tanto per nominarne alcuni…

Leggi l'intervista a Zambarloukos su Comicus

 

Qual è stata la sfida più grande in questo film?
Il tempo è stato una delle più grandi sfide in questo film – avevamo un programma strettissimo per la creazione dei personaggi in tempo per le riprese. È stato un immenso carico di lavoro da fare in metà del tempo che normalmente abbiamo. Abbiamo finito con l’avere due squadre che si alternavano al lavoro sette giorni su sette per finire tutto in tempo. Poiché questi costumi avevano bisogno di molto lavoro fisico con gli stuntmen, dovevamo far sì che potessero metterseli e toglierli facilmente senza troppo disagio per loro.

Leggi l'intervista a Legacy su Comicus