Il governo inglese ha ascoltato le richieste dell’industria e ha deciso di stanziare un fondo di emergenza di 500 milioni di sterline per le produzioni cinematografiche e televisive nel Regno Unito. Si tratta di denaro stanziato per coprire i costi assicurativi dei progetti più a rischio.

La soluzione darà una spinta energica ai produttori che stavano cercando un modo per ripartire senza esporsi potenzialmente a rischi finanziari catastrofici. È tra l’altro una buona notizia per tutti i liberi professionisti rimasti senza lavoro.

Il fondo coprirà, fino a giugno 2021, ritardi e costi assicurativi per un tetto massimo di 5 milioni di dollari. Ci sarà un rimborso del 20% del budget per le produzioni che hanno subito slittamenti (e quindi costi aggiuntivi) a causa dell’emergenza Coronavirus e rimborso fino al 70% del budget per le produzioni defunte.

Ai produttori sarà richiesto di coprire i costi assicurativi non relativi ai rischi da Covid-19 e fornire una prova tangibile del fatto che non possano tornare all’opera.

Il British Film Institute intanto ha stanziato un fondo per la ripresa di 30 milioni di sterline per tutti i cinema indipendenti in tutta l’Inghilterra, molti rimasti chiusi sin dallo scorso marzo. Le richieste per accedere al supporto saranno aperte il 10 agosto.

Anche dalla Grecia arrivano notizie molto rassicuranti: il governo ha deciso di aumentare gli sgravi fiscali per cinema e televisione al 40%, di fatto rendendo la Grecia tra i paesi più competitivi al mondo. Al momento sono ripartiti Say Cheese di Francois Uzan (co-produzione Grecia-Francia), The Dragon Has Come della Homemade Films e Broadway della Neda Film. Triangle Of Sadness di Ruben Ostlund sarà invece girato in autunno.

 

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