Il regista ci teneva tanto a dirigere anche il sequel, ma a causa dei tempi troppi ristretti decise di dare forfait e passare il testimone a qualcun altro. Adesso, a distanza di diversi mesi, Wyatt è tornato sulla questione commentando la versione di Reeves:
Ho adorato la regia, il film è fatto incredibilmente bene. E’ difficile per me parlarne perché, insomma, volevo tanto girarlo io. Ero deciso a girare il sequel e altri film. Vado pazzo per quel franchise e sono emozionato per quello che Matt è riuscito a fare, perché ha fatto qualcosa di molto diverso da quello che avevo in mente io. E’ un regista con il suo stile, ed è fantastico che il suo film abbia avuto successo permettendo al franchise di sopravvivere, è quello che tutti speravamo dopo tutto. Al cinema ero davvero emozionato.
Entrando nello specifico su come sarebbe stata la sua versione:
Sinceramente, non sarebbe stata troppo diversa. Per me, la maggior parte delle rivoluzioni – quella americana a parte – 9 volte su 10 provoca una guerra civile. C’è prima la rivoluzione, e poi si frammenta in una lotta civile. Quindi c’è sempre stata l’idea di spianare la strada affinché Cesare e Koba diventassero un po’ come il Martin Luther King Jr. e il Malcom X di una rivoluzione che termina in uno scontro a due.
Fondamentalmente, quello che volevo fare io – e credo che il franchise proseguirà per questa strada sebbene non ne abbia parlato con Matt o Mark lo sceneggiatore – era mostrare le scimmie in città. Con loro che si evolvono da un punto di vista della tecnica, comprendendo i motori a combustione e in generale interagendo con la nostra società. Ho sempre trovato affascinante questa idea. Immagino che Matt abbia voluto giocare un po’ di più con l’aspetto interim, lasciando le scimmie più a lungo nella foresta. Sostanzialmente, era questa la principale differenza.
Il terzo film del reboot (che al momento non ha ancora un titolo) a soli 2 anni di distanza da Apes Revolution – Il Pianeta delle Scimmie, il 29 luglio 2016.
Fonte: Collider
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