Prima, un po’ di contesto: a febbraio dell’anno scorso, appena prima che la pandemia paralizzasse il mondo, Bob Iger ha ceduto il ruolo di CEO della Disney a Bob Chapek, rimanendo chairman fino allo scadere del suo contratto alla fine del 2021, e “guidando” il nuovo CEO. A partire da maggio dell’anno scorso, tuttavia, Chapek avrebbe iniziato a prendere le distanze dal suo predecessore, dopo aver letto sul New York Times che Iger intendeva affiancarlo più attivamente per affrontare le nuove, inattese sfide. A quel punto Iger si sarebbe concentrato più sugli aspetti creativi del suo ruolo, lasciando Chapek a gestire la crisi che ha colpito vari settori dell’azienda – e anche la grande opportunità che ha rappresentato il lancio globale di Disney+.
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In questo contesto si inseriscono le voci riportate da Sharon Waxman, profonda conoscitrice delle questioni Hollywoodiane:
Ho parlato con una mezza dozzina di dirigenti che sono a conoscenza delle questioni della Disney e della sua cultura aziendale. Sembra che Iger abbia permesso volutamente a Chapek di spararsi sul piede, non riuscendo a negoziare un’alternativa a una causa legale pubblica con il team di Johansson, oppure che ormai sia talmente disconnesso dagli affari del suo successore da non essere stato nemmeno coinvolto nella vicenda, così da non poter intervenire come avrebbe fatto in passato.
In questo senso, Iger sarebbe “mortificato” da quanto accaduto e riterrebbe che l’azienda, sotto la guida di Chapek, avrebbe “fatto un pasticcio”. TheWrap ci tiene però a precisare che il capo della comunicazione della Disney, Zenia Much, ha smentito categoricamente tutte queste voci.
Secondo il sito, comunque, la distanza sempre maggiore tra i due manager sarebbe un segreto di pulcinella:
Tutti sanno che i due parlano sempre meno dall’inizio della pandemia, e quanto accaduto potrebbe essere chiaramente una conseguenza di questa mancanza di comunicazione.
Waxman sottolinea come la decisione che Iger rimanesse in azienda come chairman esecutivo è stata presa per sostenere Chapek nei rapporti con i talent, un fronte sul quale avrebbe qualche carenza. Sottolinea una fonte citata dal sito:
È chiaro come la questione sia sfuggita di mano. Ci sono assegni ed equilibri fatti apposta per evitare che le cose precipitino in cause legali e insulti pubblici… Perché ciò accada, bisogna davvero far saltare tutti quei meccanismi di sicurezza progettati per far sì che tutti lavorino insieme e con il sorriso sulle labbra. Non è che il team di Scarlett un giorno si sveglia e va in tribunale.
Senza dubbio questa è l’ennesima sfida che Chapek si trova ad affrontare, e nelle prossime settimane le sue decisioni saranno fondamentali. Waxman
Aggiornamento del pomeriggio: ho ricevuto una tonnellata di chiamate / messaggi / email da vari dirigenti di Hollywood. Vi faccio un esempio di quello che mi chiedono: “C’è qualche possibilità che Bob Iger bisbigli al board: ‘Abbiamo un problema’ e loro lo implorino di tornare?
Hanno bisogno di un Chief Relationship Officer. Qualcuno deve sistemare questa faccenda… È escluso che il board non sia consapevole di ciò e che non sia effettivamente in corso una specie costante riunione di emergenza.
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