Simu Liu, la star di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, potrebbe essere nei guai per dei commenti online scritti una decina di anni fa? La domanda è d’obbligo, dal momento che l’oggetto della controversia, emerso tramite screenshot postati su twitter, va analizzato sia nei fatti che nel contesto. Un quadro che potrebbe diminuire molto la portata problematica degli stessi. In questo articolo cerchiamo di ricostruire non solo la polemica, ma anche la cronologia degli eventi. 

Ad originare il dibattito è stato il profilo Reddit “NippedInTheBud”, oggi cancellato. Alcune prove permettono di  associarlo all’attore Simu Liu, nonostante il suo silenzio a riguardo. Qualche esempio: NippedInTheBud ha ringraziato a nome di Simu il pubblico di Il negozio dei Kim, la sit com canadese che lanciò l’attore. Nonostante l’account non sia più da tempo online i suoi commenti sono ancora visibili tramite un software di archivio degli account della piattaforma.

Ad attivare il fuoco della polemica su Twitter sono stati alcuni commenti scritti parecchi anni fa e considerati pericolosi scivoloni da alcuni utenti. 

La prima colpa è di avere partecipato attivamente al subreddit r/AZNidentity che nella descrizione si propone di essere uno spazio contrario a ogni forma di razzismo nei confronti delle persone asiatiche. Di fatto però i moderatori del subreddit  hanno permesso la pubblicazione di numerosi contenuti dei cosiddetti “incel”. Utenti che hanno propagandato idee violente incitando molestie e messaggi d’odio verso le donne asioamericane. La storia del subreddit è documentata da numerosi screenshot e analisi a riguardo (come questo approfondito articolo di Slate). Alcuni contenuti di AZNidentity attaccano le donne asiatiche, soprattutto se hanno partner non asiatici. I bambini nati da matrimoni misti sono definiti come un “genocidio culturale” e altre discussioni di questo tenore. Insomma, è uno spazio che accoglie opinioni talvolta piuttosto violente, di stampo razzista e misogino.

Simu Liu è accusato di avere partecipato all’attività della pagina, accettando quindi con una sorta di silenzio assenso i suoi contenuti. 

L’utente LPCantLose ha offerto su twitter l’altra faccia della medaglia proponendo un fact checking. Simu Liu ha veramente postato nel subreddit, ma i contenuti riguardavano esclusivamente lo show televisivo che stava promuovendo. Nessun contenuto d’odio. Furono inoltre scritti nel 2016 ben prima che quello spazio prendesse la deriva “incel”. 

Nel 2015 NippedInTheBud (e quindi Simu Liu) scrisse un commento in cui utilizzava l’omosessualità come esempio per spiegare la sua opinione sul trattamento della pedofilia. 

Qui la frase incriminata: “da un punto di vista biologico (essere pedofili) non è diverso dall’essere gay. Una piccola mutazione nel genoma che definisce le nostre preferenze sessuali. A seconda dell’area del mondo in cui sei nato e dell’ora, agire secondo quegli istinti potrebbe essere stata una cosa perfettamente accettabile”. 

Diamo un po’ di contesto rispetto a questo estratto che è circolato su Twitter. Nel suo commento Simu Liu dice di avere condotto diverse ricerche sulla pedofilia preparandosi a un ruolo (probabilmente per la serie televisiva canadese Blood and Water). Dice che parlare con i medici gli ha cambiato il modo in cui considerava la pedofilia, osservandola più da un punto di vista clinico e comprensivo. Invita quindi a una discussione per un trattamento terapeutico sottolineando esplicitamente che “abusare dei bambini è sbagliato, disgustoso e vile”, così come la patologizzazione della sessualità delle persone queer effettuata in passato sia dal sistema medico che da quello di giustizia.

Ma non finisce qui. L’attore è stato accusato poi di sessismo per avere scritto che “le ragazze non sono brave come i ragazzi nello sport”. Anche qui occorre leggere il contesto per avere un’opinione più completa. Simu Liu ha commentato un AskReddit rispondendo alla domanda: “quali sono le cose da s*****o che fai o dici regolarmente?”. 

Sono per la parità dei sessi, tuttavia le ragazze non sono così brave come i ragazzi nello sport e ogni volta che gioco a pallavolo con una ragazza in squadra mi irrito e a volte faccio commenti”.

Atteggiamento che lui stesso ammette, dato l’argomento del thread, essere poco simpatico (per usare un eufemismo).

Ancora: alcuni utenti hanno criticato Simu Liu per avere scritto che è “ok entrare in una scuola con una bomba. Uccidere le madri e fare il lavaggio del cervello ai loro figli per farli combattere come soldati. Pensare che le donne non debbano mostrare il loro volto in pubblico”.

Affermazioni che vanno ancora una volta messe nel contesto giusto. L’attore stava infatti rispondendo alla domanda “qual è la cosa che fanno le persone e chi te le fa immediatamente disprezzare?”.

Tutt’altro che un elogio del terrorismo, anzi, esattamente l’opposto.

Simu Liu non ha mai ribattuto direttamente alle polemiche. Sia i suoi rappresentanti che la Disney hanno ignorato le richieste di chiarimento dei giornalisti. Sebbene alcune interazioni siano problematiche (soprattutto il paragonr tra l’omosessualità e la pedofilia), l’iniziale sgomento che possono generare deve per forza fare i conti con il luogo, il tempo, e il contesto in cui le ha effettuate.

Due anni fa l’attore twittò un messaggio giudicato da alcuni come un modo per mettere le mani avanti, o comunque di affrontare preventivamente alcune controversie del suo passato. Per altri invece è la prova che l’attore non è come lo descrive chi lo sta attaccando.

Disclaimer: se scavate abbastanza indietro, sono sicuro che troverete una versione di me più immatura che ha ceduto alla rabbia e all’odio. Questo non fa di me un ipocrita; mi rende un essere umano. Le mentalità si evolvono. Cambiamo e cresciamo. E io vorrei che tutti noi crescessimo nel modo giusto.

 

 

Resta però il fatto che, molto probabilmente, al di fuori della ristretta cerchia del social network, questi attacchi non genereranno gravi problemi rispetto alla sua presenza in casa Disney (a differenza di altri casi ben noti). L’aspetto più inquietante della vicenda resta quasi quello dell’immortalità digitale. Dopo quanto tempo un account cancellato può smettere di rappresentare la persona che l’ha gestito? E soprattutto: è possibile giudicare le intenzioni di alcune parole estrapolandole dal contesto senza tenere conto del periodo in cui sono state pronunciate?

Fonte: Gizmodo, Dailydot

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