La scorsa settimana abbiamo appreso che Simu Lui comparirà insieme a Mark Wahlberg in Arthur the King, adattamento cinematografico del romanzo di Mikael Lindnord intitolato Il cane che attraversò la giungla per tornare a casa (LEGGI TUTTI I DETTAGLI). La news ha riportato a galla un vecchio tweet di Simu Liu (poi rimosso) che aveva, come oggetto, proprio Mark Wahlberg e il ben noto fatto di cronaca che lo ha visto coinvolto alla fine degli anni ottanta. Nell’aprile del 1988, un Mark Wahlberg appena diciassettenne e, stando ai report, “strafatto di polvere d’angelo”, aggrediva, verbalmente e fisicamente, due vietnamiti. Il futuro attore venne accusato di omicidio, venne dichiarato colpevole di aggressione e condannato a due anni di prigione (scontando in carcere solo 45 giorni).

Nel tweet potevamo leggere:

Fatemi capire bene. Quando aveva 16 anni Mark Wahlberg ha picchiato, con un bastone, un inerme vietnamita fino a che non ha perso i sensi e ora vuole convincere i tribunali a garantirgli ufficialmente la grazia sulla base dell’affermazione che, ormai, “la sua vita è cambiata”?

Il tweet è stato riportato a galla diventando virale, come potete constatare qua sotto:

 

 

Proprio per questa ragione, Simu Liu ha deciso di prendere parola, sempre su Twitter, spiegando le ragioni di questa cancellazione arrivata con “bizzarro tempismo”:

Ok, quindi sta accadendo questo su Twitter no? A seguire alcune considerazioni: ho firmato per Arthur the King perché ho letteralmente adorato la sceneggiatura che racconta la storia di come, nelle foreste dell’Ecuador, un cane abbia cambiato le vite di quattro sportivi specializzati in gare estreme. Ho un cane da un anno e questa storia mi ha toccato davvero profondamente. Ero e sono estremamente desideroso di portare questa storia sul grande schermo interpretando un personaggio che, senza ombra di dubbio, è la rappresentazione positiva di un asiatico. Per questo ho cancellato un paio di tweet riguardanti le passate azioni di una delle mie co-star come gesto di professionalità e per lasciare una porta aperta all’avanzare della conversazione e al cambiamento in positivo. Ovviamente sarebbe stato alquanto strano lavorare e lasciare online quei tweet. E in quel momento ho detto esattamente quello che volevo dire: ero molto arrabbiato per la vicenda. Ma questo non significa che io creda che non ci sia spazio per la crescita personale e per il lavoro collettivo atto a trovare un’opportunità per educare e fare del bene. Cose che non vedo l’ora di fare in aggiunta alle riprese della pellicola. La discussione porta al dialogo e il dialogo spinge all’azione.

Cosa ne pensate di questa vicenda del tweet su Mark Wahlberg cancellato da Simu Liu? Ditecelo nei commenti!

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