Fonte: Los Angeles Times

Questa può dirsi una sorpresa. Nel giro di 24 ore Tintin, il primo di tre film prodotti e diretti (alternativamente) da Steven Spielberg e Peter Jackson, è passato da "film in crisi" a "film pronto per iniziare le riprese".

Facciamo un veloce passo indietro.

Ieri vi annunciavamo che la Universal aveva deciso di non contribuire al finanziamento del film, sebbene fosse inizialmente tenuta a dividere i costi con la Paramount. Sono usciti ulteriori dettagli a riguardo: i problemi finanziari della Universal sono ben noti – la General Electric, a cui fa capo, starebbe per venderla a causa della crisi (di cui ho parlato su BlogTaste), e non vede Tintin come un incasso sicuro, soprattutto vista il libertinaggio di Jackson e Spielberg per quanto riguarda il rispetto dei budget concordati (la Storia parla da sola, vedi King Kong o La Guerra dei Mondi, entrambi Universal).

E proprio il budget sarebbe stato la causa della rottura finale con la Universal: sembra che la major non accetti 130 milioni di budget per un kolossal di questo livello (se si pensa che Avatar, che impiega le stesse tecnologie, ne sta costando due o trecento…), di cui trenta sono già stati spesi dalla Paramount per le sceneggiature, il character design e un video-test di dieci minuti in 3D, il tutto realizzato dalla Weta Digital di Jackson. L'altro nodo sarebbe stato il profitto, che secondo il Los Angeles Times sarebbe arrivato, per la Universal, solo dopo il superamento 425 milioni nel Mondo a causa degli ampi margini dei due produttori esecutivi, Jackson e Spielberg appunto, che per contratto prenderanno il 30% degli incassi TOTALI (non dei profitti) dei biglietti venduti, dvd, televisione e new media. In pratica, i due intascherebbero 100 milioni prima ancora che la Paramount e la Universal guadagnassero realmente qualcosa.

Ma poco fa è arrivata la svolta: la Paramount si è appena offerta di coprire l'intero budget del film. Senza la Universal, la major vedrà sicuramente maggiori margini di profitto, e si assicurerà un legame ancora molto stretto con Spielberg: un legame necessario, ora che la Paramount e la DreamWorks hanno avviato le pratiche per una separazione più o meno consensuale, che sta lasciando la Paramount con seri problemi per quanto riguarda la lineup del 2010.

In questo modo la Paramount si trova tra le mani un potenziale ottimo successo (Tintin risulta essere molto popolare, soprattutto fuori dagli Stati Uniti), e si presume che proprio per questo pretenderà in cambio il 50% degli incassi internazionali, cosa che Spielberg e Jackson potrebbero tranquillamente concederle. 

Non è ancora detto che Spielberg accetti l'offerta, ma è praticamente scontato, anche se c'è una vaga ipotesi che dopo l'indipendenza della DreamWorks possa decidere farlo finanziare interamente a lei (e tenersi quindi tutti gli eventuali profitti). Vi terremo aggiornati, visto che le riprese iniziano a ottobre…

Basati sulla popolare serie di libri a fumetti del belga Herge, i tre film verranno girati con una tecnologia simile a quella impiegata da Robert Zemeckis in Beowulf, ovvero il Performance Capture, ma utilizzando cineprese Stereo 3D come in Avatar di James Cameron

Il primo film, scritto da Steven Moffat (Doctor Who), è stato adattato da due libri: Il Segreto dell'Unicorno e Il Tesoro di Rakam il Rosso, scritti negli anni quaranta da Herge. Il secondo film verrà girato da Peter Jackson nel 2009, appena concluse le riprese del primo, senza interrompere la produzione; il terzo film vedrà probabilmente i due registi in collaborazione dietro la macchina da presa.

Nel cast sono confermati sia il giovane Thomas Sangster, che interpreterà Tintin, sia Andy Serkis nei panni del suo leale amico, il Capitano Haddock.

I film sono dalla DreamWorks di Spielberg, tramite la quale il regista è riuscito ad accaparrarsi i diritti per la trasposizione del fumetto dopo anni e anni di tentativi. A produrre ci sarà anche Kathleen Kennedy, con la distribuzione (probabilmente) della DreamWorks Animation.

Il primo film dovrebbe uscire nel 2010.

 

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