I giorni in cui era saltato l’accordo fra la Disney e la Sony per la gestione congiunta di Spider-Man all’interno dell’Universo Cinematografico della Marvel sono ormai uno spiacevole ricordo; il terzo lungometraggio della saga, Spider-Man: No Way Home, arriverà nei cinema di tutto il mondo a dicembre.

Quando, finalmente, la pellicola, diretta ancora una volta da Jon Watts, verrà proiettata sugli schermi delle sale sparse in giro per il mondo, potremo finalmente scoprire quali saranno gli effetti del Multiverso sulla trama del film e quali – e quanti – personaggi degli altri film di Spider-Man, quelli diretti da Sam Raimi e quelli diretti da Marc Webb, torneranno effettivamente in scena dando un senso, oppure smentendo, mesi e mesi di speculazioni.

È dunque arrivato il momento di fare il punto circa le informazioni più rilevanti su Spider-Man: No Way Home e di ripercorrere, per sommi capi, la storia produttiva del film.

 

Spider-Man: No Way Home

 

Perché Spider-Man: No Way Home ha rischiato di non essere fatto?

A questa domanda potremmo rispondere in maniera molto semplice: per colpa dei soldi. Ma sarebbe una scorciatoia troppo semplice e, soprattutto, decisamente poco informativa per tutte le persone che si sono perse “Le puntate precedenti”.

Procediamo con ordine.

Era il 20 agosto del 2019 e il mondo dello showbusiness hollywoodiano veniva scosso da una breaking news enorme: l’accordo fra la Disney e la Sony era saltato e i Marvel Studios non avrebbero più curato creativamente il nuovo film dell’Amichevole Uomo Ragno di Quartiere. Nonostante il trionfale ingresso del Peter Parker di Tom Holland avvenuto in Captain America: Civil War dei fratelli Russo e il grande successo ottenuto da Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: far From Home, pareva che qualcosa si fosse incrinato nell’epocale partnership avviata dalle due major per la gestione

Tom Holland

Tom Holland e Anthony Mackie sul red carpet londinese di Captain America: Civil War ©BadTaste.it

cinematografica dell’icona marveliana. Ricordiamo infatti che, per via di accordi già in essere con la Marvel quando questa non era ancora di proprietà della Disney, la Sony detiene i diritti di sfruttamento cinematografico di quello che, secondo uno studio, è il supereroe più famoso al mondo e non solo tenendo in considerazione quelli appartenenti al pantheon della Casa delle Idee (nonché altri eroi e villain direttamente collegati a lui come Venom, Morbius e i Sinistri Sei). Diritti che non decadono mano a mano che la major continua a lavorarci con delle nuove pellicole “riattivandoli” di volta in volta. Considerato che non avere a disposizione l’Uomo Ragno nel team degli Avengers sarebbe stato un handicap non indifferente per i Marvel Studios, le due realtà hanno poi raggiunto lo storico accordo.

Una collaborazione, questa, di cui in realtà si chiacchierava da tempo, da addirittura da prima che la Oscorp Tower vista in The Amazing Spider-Man di Marc Webb rischiasse di finire in The Avengers di Joss Whedon come elemento dello skyline di New York (I DETTAGLI).

Ma ad Hollywood la galanteria deve spesso cedere il passo a questioni molto più pratiche che hanno a che fare con una cosa: i soldi. Parecchi soldi.

Stando alle informazioni emerse ad agosto del 2019, nei mesi precedenti al naufragio, si erano tenute delle contrattazioni fra gli alti papaveri delle due compagnie. Sony però non era più disposta ad assecondare le richieste di Disney di co-finanziare i prossimi film dividendo le spese 50% – 50%, e questo aveva fatto decadere il coinvolgimento di Kevin Feige e dei Marvel Studios nei progetti in fase di elaborazione.

Dopo quattro settimane di indiscrezioni e panico generale, ecco arrivare la lieta novella. L’allarme era rientrato, la Sony e i Marvel Studios avrebbero lavorato insieme al terzo film di Spider-Man. In base al nuovo accordo la Disney avrebbe finanziato il 25% del budget della pellicola ricevendo in cambio il 25% degli incassi, mentre la Sony avrebbe continuato a ricevere una commissione per la distribuzione.

Un periodo, quello della breve, ma burrascosa separazione, che lo stesso Kevin Feige non ha vissuto, comprensibilmente, in modo rilassato anche perché era ormai di pubblico dominio (LEGGI LA DICHIARAZIONE DI KEVIN FEIGE). Motivo per cui, come rivelato da Tom Holland a febbraio, le due compagnie avrebbero già elaborato una strategia per evitare il ripetersi del divorzio.

 

spider-man alfred molina kevin feige

 

Di cosa parla il film?

In Spider-Man: No Way Home, Peter Parker si ritrova a dover chiedere aiuto a Doctor Strange perché, come chiaramente ricorderete, alla fine di Far From Home, il Daily Bugle di J. Jonah Jameson aveva rivelato al mondo l’identità di chi si nascondeva dietro la maschera del “criminale” responsabile della morte del Quentin Beck / Mysterio di Jake Gyllenhaal. Lo Stregone Supremo cerca quindi di realizzare un incantesimo per rimuovere l’informazione dalla testa della gente, ma, mentre lo esegue, viene disturbato da Peter e qualcosa non va per il verso giusto:

La sinossi ufficiale recita:

Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, viene rivelata l’identità del nostro amichevole eroe di quartiere, ponendo le sue responsabilità da supereroe in conflitto con la sua vita quotidiana e mettendo a rischio coloro a cui tiene di più. Quando chiede l’aiuto del Dottor Strange per ripristinare il suo segreto, l’incantesimo apre uno squarcio nel loro mondo, liberando i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo. Ora Peter dovrà superare la sua più grande sfida, che non solo cambierà per sempre il suo futuro, ma anche quello del Multiverso.

Una sfida, quella del Multiverso, che ci porta a parlare inevitabilmente di un altro argomento: il cast.

Da chi è composto il cast di Spider-Man: No Way Home?

Quello del cast di questo nuovo cinecomic è il proverbiale “segreto di Pulcinella” per certi versi. Se, da una parte, assisteremo all’ovvio ritorno di Tom Holland nei doppi panni di Peter Parker e dell’Uomo Ragno, di Zendaya in quelli di Michelle “MJ” Jones, di Jacob Batalon in quelli di Ned, di Jon Favreau in quelli di Happy Hogan, di Marisa Tomei in quelli di zia May, di Benedict Cumberbatch in quelli di Stephen Strange e di Benedict Wong in quelli di Wong, sappiamo che, all’appello, risponderanno anche degli attori già apparsi, in passato, nelle altre pellicole di Spider-Man prodotte dalla Sony in aggiunta al J. Jonah Jameson di J.K. Simmons. Lo abbiamo appreso con certezza grazie ai due trailer usciti negli ultimi mesi, ma le prime speculazioni sono iniziate a circolare nel dicembre del 2020 nel momento in cui l’Hollywood Reporter dichiarava, a gran voce, che Alfred Molina avrebbe indossato ancora una volta i tentacoli del Dr Otto Gunther Octavius, Doc Ock per gli amici. In quegli stessi giorni si parlava di trattative in corso fra l’accoppiata Marvel Studios / Sony e star come Tobey Maguire, Kirsten Dunst, Andrew Garfield ed Emma Stone mentre, casualmente e con una strana coincidenza temporale, Tobey Maguire veniva avvistato a una non meglio identificata prova costumi. Tornando a Doc Ock, sarebbe stato poi lo stesso Alfred Molina a parlare candidamente del suo ritorno, nel mese di aprile del 2021, autodefinendosi come “il segreto peggio tenuto a Hollywood!”. Un’uscita, la sua, che ha letteralmente lasciato senza parole lo stesso Kevin Feige. Se, col passare delle settimane e l’avvio della campagna marketing del kolossal, abbiamo potuto dare come assodato il ritorno di altri attori, Jamie Foxx (Electro), Willem Dafoe (Green Goblin), Rhys Ifans (Lizard) e Thomas Haden Church (Sandman), quello degli altri Peter Parker di Tobey Maguire e Andrew Garfield resta ancora, per lo meno ufficialmente, nascosto da un velo di mistero. Sarebbe, anzi, alla base del ritardo con cui è stato proposto online il final trailer del film: a quanto pare la Sony voleva includerli in maniera esplicita, i Marvel Studios no.

E, come vi abbiamo spiegato in questo articolo dedicato ad alcune foto trapelate online, le sorprese potrebbero continuare…

 

Spider-Man Wandavision

 

La data di uscita e il debutto in streaming / home-video

I piani iniziali dei Marvel Studios e della Sony erano di far uscire Spider-Man: No Way Home il 16 luglio 2021. Poi, chiaramente, è arrivato il Coronavirus e tutto è cambiato considerato che, nel mentre, Tom Holland avrebbe dovuto girare anche l’adattamento di Uncharted (TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SUL FILM).

Inizialmente sarebbe dovuto uscire il 5 novembre del 2021, poi però, dopo il rinvio di un anno di Avatar 2 (ECCO I DETTAGLI), la Sony ha deciso di andare a occupare proprio lo slot lasciato vacante dal blockbuster di James Cameron. Negli Stati Uniti, l’Uomo Ragno tornerà a lanciare le sue ragnatele a partire dal 17 dicembre, due giorni dopo rispetto all’Italia dove uscirà il 15 dicembre.

Per quel che riguarda l’uscita in home video, al momento possiamo fare solo delle ipotesi basandoci su quanto osservato per Venom: la furia di Carnage per cui si è rispettata una finestra di poco inferiore ai 60 giorni prima dell’arrivo in Digital HD del film. Ricordiamo che, limitatamente agli Stati Uniti, Sony ha un accordo esclusivo con Netflix per la distribuzione in streaming dei suoi film usciti al cinema ma, allo scadere della finestra di esclusività con il colosso di Los Gatos, subentrerà anche quello con Disney.

Una nuova trilogia

Amy Pascal, durante un botta e risposta incentrato su No Way Home, ha confermato le voci che vedono i Marvel Studios e la Sony già pronti a collaborare ancora insieme per lo sviluppo di nuovi progetti:

Questo non sarà l’ultimo film che faremo con i Marvel Studios, non sarà l’ultimo Spider-Man che faremo. Siamo pronti a continuare a lavorare con la Marvel e Tom Holland e non si tratterà solo di… stiamo pensando a questa operazione come a una Trilogia e faremo la stessa cosa coi prossimi tre. No Way Home non sarà l’ultimo dei nostri film a far parte dell’Universo Cinematografico della Marvel. Sony e Marvel continueranno a collaborare insieme.

Tom Holland in collegamento con Cinecittà

È in una strana forma di “presenza-non-presenza” che Tom Holland ha incontrato la stampa italiana al teatro 10 di Cinecittà, proiettato da Los Angeles all’interno di un cerchio di fuoco magico sullo stile di quelli attraverso i quali viaggia Doctor Strange. Nella conferenza, Holland ha parlato del dramma e della crescita, le due tematiche principali di No Way Home: “Sai, questi film possono essere facilmente fraintesi per pop corn movies, e lo sono, ma è una definizione molto grande dentro la quale c’è di tutto e un personaggio così drammatico con un script così bello è il massimo da recitare. C’è una scena con Zendaya e Jacob che penso sia bellissima e sono sicuro che toccherà il pubblico”. Leggi il reportage della conferenza

Spider-Man: No Way Home, le recensioni della stampa internazionale

Le recensioni della stampa internazionale sono state generalmente positive. Ecco la nostra traduzione di alcuni estratti.

La spiegazione delle due scene nei titoli di coda

Come per tutti i film dei Marvel Studios, in Spider-Man: No Way Home ci sono due scene nei titoli di coda. L’approccio, questa volta, è stato un po’ diverso, ed è volto a stringere ancora di più il legame tra il franchise della Sony e l’Universo Cinematografico Marvel, anche se con tutte le accortezze del caso.

Le scene in questione sono due: potete trovare la spiegazione dettagliata in questo articolo.

Spider-Man: No Way Home: l’uscita in streaming

Negli Stati Uniti è già stata fissata la data di debutto in streaming del kolossal con Tom Holland. Il film diretto da Jon Watts sarà disponibile in Pvod, al prezzo di 19,99 dollari, a partire dal prossimo 28 febbraio. Trovate altre informazioni in questo articolo.

Le altre notizie su Spider-Man: No Way Home

Potete restare aggiornati su tutte le ultime novità su Spider-Man: No Way Home grazie alla nostra scheda del film.

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